Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'intreccio tra 'ndrangheta e politica: nomi e foto degli esponenti coinvolti nel maxi blitz

L’operazione del Ros 'Rinascita-Scott' contro la 'ndrangheta - che ha portato all’arresto di 330 persone - ha consentito agli investigatori di individuare e disarticolare gli assetti della 'ndrangheta vibonese in tutto il territorio nazionale e all’estero facendo emergere «cointeressenze con personaggi del mondo politico e dell’imprenditoria».

Sono stati inoltre documentati, spiega un comunicato, summit di 'ndrangheta finalizzati al conferimento di promozioni e di incarichi ad affiliati di rilievo, acquisendo elementi di riscontro in merito alle formule rituali utilizzate dai sodali per l’assegnazione del grado di 'trequartino'.

Tra gli arrestati, oltre all'ex parlamentare di Forza Italia, l'avvocato Giancarlo Pittelli, accusato di associazione mafiosa, tra gli arrestati nell'operazione "Rinascita-Scott", c'è il sindaco di Pizzo e presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo, del Pd, l'ex consigliere regionale del Pd Pietro Giamborino (ai domiciliari) e il segretario del Psi calabrese Luigi Incarnato (domiciliari).

Ci sono anche il consigliere comunale di Vibo Valentia Alfredo Lo Bianco, del Pd, e il fratello Orazio Lo Bianco fra gli arrestati (domiciliari) nell’operazione. Alfredo Lo Bianco è stato anche presidente della Provincia di Vibo Valentia nel periodo di transizione fra la decadenza dell’ex presidente Andrea Niglia (decaduto da sindaco di Briatico e quindi da presidente della Provincia nel 2016 dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose) e l’insediamento dell’attuale presidente, Salvatore Solano. Fra gli arrestati, ai domiciliari, anche l’ex assessore comunale di Vibo Valentia Vincenzo De Filippis.

Il gip ha imposto il divieto di dimora in Calabria per l'ex parlamentare ed ex assessore regionale del Pd Nicola Adamo, indagato per traffico di influenze. Tra gli arrestati c'è anche l'ex comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro Giorgio Naselli, adesso comandante provinciale a Teramo, e il comandante della polizia municipale di Vibo, Filippo Nesci. Coinvolto anche Enrico Caria, all’epoca dei fatti comandante della Polizia locale di Pizzo che, in concorso con Callipo, avrebbe agito nell’interesse dei Mazzotta, egemoni sul territorio, adottando condotte perlopiù omissive.

Caricamento commenti

Commenta la notizia

Correlati