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Retata con 330 arresti di 'ndrangheta, a Vibo il business dei migranti e le false tumulazioni

Tra le carte dell'operazione "Rinascita Scott" - che ha portato a 334 arresti assestando un deciso colpo alla 'ndrangheta vibonese - anche il caso delle tumulazioni dei migranti sbarcati nel 2017 a Vibo Marina.

Un business a tutti gli effetti con una spartizione avvenuta a tavolino tra le ditte di pompe funebri, perché come emerge nelle intercettazioni - si tratta di una conversazione postuma alla vicenda tra Paolino Lo Bianco, Orazio Lo Bianco e ignoti del 7 febbraio 2018 - Orazio Lo Bianco incalzava «i morti me li prendi io e me la vedo io». Lo stesso precisava ai suoi interlocutori «Sono sedici morti” Sedici morti erano! Otto te li fai tu ed otto me li faccio io!».

Un affare, insomma, da chiudere e per il quale adesso sono diversi i reati contestati agli indagati (Orazio Lo Bianco, Rosario Pugliese, Francesco Paternò, Michele Lo Bianco, Antonio Fuoco, Filippo Polistena, Rosario Giurgola, Manuele Michele Baldo, Antonio Emiliano Curello detto Antonello), - si tratta di titolari di imprese funebri e di tecnici comunali che avrebbero dovuto vigilare sulla tumulazione.

Un raggiro con «conseguente danno al Comune di Vibo» che pagava il servizio non eseguito secondo la normativa, considerato che le salme «venivano tumulate - come emerge dall'ordinanza - sprovviste della prevista cassa di legno». Da qui le esalazioni che avevano portato alle denunce e ai controlli dei carabinieri.

Quanto all'accordo, invece, per accaparrarsi l'appalto emerge come «Lo Bianco Orazio sfruttando la forza di intimidazione derivante dalla propria appartenenza alla locale di 'ndrangheta di Vibo, impediva ad un imprenditore di Pizzo la partecipazione» e quindi «concludeva un accordo collusivo tra i restanti imprenditori».

Ma lo stesso Lo Bianco una volta «appreso tramite un dipendente comunale - si legge ancora nell'ordinanza - che il Curello aveva disatteso l'accordo pattuito presentando un'offerta inferiore a quella concordata (1400 euro) concordava con Baldo la presentazione di una nuova offerta più bassa riuscendo a vincere la gara».

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