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Sanità in Calabria, Cotticelli non arretra di fronte alle “accuse” del Tavolo Adduce

Saverio Cotticelli

La missione romana di Saverio Cotticelli si è conclusa con un nulla di fatto. Il commissario per la sanità calabrese non è riuscito a incontrare, così come auspicato, il ministro Roberto Speranza. Troppo fitta l'agenda - a causa dell'emergenza Covid - del titolare del dicastero della Salute per inserire anche un passaggio sulla delicata situazione calabrese. E così al generale in pensione dei carabinieri, che dall'inizio del 2019 guida le sorti della sanità calabrese, non è rimasto altro che avviare una discussione con alcuni dei più stretti collaboratori del ministro. A loro Cotticelli avrebbe ribadito l'amarezza e lo sconcerto per l'esito dell'ultima riunione del Tavolo Adduce, titolare della verifica sulla corretta attuazione del Piano di rientro. Un confronto, a tratti drammatico, spalmato su due giorni, che ha messo in evidenza diversi lati critici, tanto da spingere Cotticelli ad annunciare le proprie dimissioni e quelle del sub-commissario, Maria Crocco. Ma la formalizzazione del passo indietro, per il momento, ancora non c'è.

Da quanto trapela, Cotticelli sarebbe intenzionato a ribattere punto su punto alle osservazioni critiche sulla gestione del comparto avanzate dai tecnici ministeriali e per questo motivo ha chiesto ai vari commissari delle Aziende sanitarie una relazione dettagliata sull'attività portata avanti negli ultimi mesi. Chi non avrà adempiuto in maniera soddisfacente potrà essere allontanato viste le prerogative che il decreto Calabria riserva al commissario.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione Calabria

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