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Sanità in Calabria, il commissario Cotticelli e la sua vice Crocco si dimettono: "Adesso basta"

Saverio Cotticelli

"Dopo 2 anni di lavoro, non ci sto a diventare il capro espiatorio di situazioni a me non addebitali, adesso basta, siamo arrivati al punto di non ritorno". Lo ha detto il Commissario per la sanità della Regione Calabria, Saverio Cotticelli, annunciando le sue dimissioni e quelle della sua vice, Maria Crocco. A dare notizia delle annunciate dimissioni di Cotticelli è stato un servizio della Tgr Rai della Calabria.

Lunedi, a Roma, Cotticelli incontrerà il Ministro della Salute, Roberto Speranza, per formalizzare la decisione ma anche per dire la sua verità sullo stato del settore in Calabria. "Gli illustrerò un quadro gravissimo - ha aggiunto Cotticelli - che definisce gli attacchi nei confronti della struttura commissariale intollerabili e frutto di menti raffinate".

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, inducendo Cotticelli alle dimissioni, è stata l'ultima seduta del tavolo interministeriale che vigila sulla situazione economica del comparto. Una riunione, divisa in due giornate, che è diventata, ha riferito il servizio mandato in onda dalla Tgr Calabria, quasi una sorta di interrogatorio in videoconferenza nei confronti di Cotticelli e Crocco. "Otto ore in cui i tecnici dei ministeri della Salute e dell'Economia - si è aggiunto - hanno sottolineato ritardi e inadempienze, esprimendo un giudizio sostanzialmente negativo. Di cifre ufficiali, al momento, non ce ne sono, ma il disavanzo sarebbe sopra i 200 milioni di euro, coperto solo in parte dall'inasprimento delle addizionali Irap e Irpef".

"Dopo la annunciate dimissioni da parte del commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, e della sua vice, Maria Crocco, mi auguro che entrambi lascino per sempre la gestione del piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale. Servono nuovi commissari che conoscano il territorio e non abbiano alcuna riverenza rispetto alla burocrazia ministeriale, ancora guidata dai dirigenti Andrea Urbani e Angela Adduce, di cui ho da tempo chiesto la sostituzione, ritenendoli responsabili quanto Crocco e Cotticelli". Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità.

"Cotticelli è un galantuomo che si è trovato al posto sbagliato nel momento più delicato, la Crocco ha invece il controllo degli aspetti tecnici, sicché sono sue le responsabilità principali dell’andamento della sanità calabrese". "Se fossero formalizzate le dimissioni di Cotticelli e Crocco, il governo dovrebbe – rimarca il deputato del Movimento 5 Stelle – impedire la colonizzazione della sanità calabrese, peraltro confermata dalla nomina di diversi manager provenienti da fuori, lontani dal contesto sanitario regionale e dai problemi quotidiani".

"Se Cotticelli e Crocco tornassero a casa, sarebbe un primo, importante risultato – precisa il parlamentare – che rivendico con orgoglio. Infatti sono stato, come noto, il rappresentate del popolo che ne ha rilevato puntualmente ogni errore: dall’anomala determinazione del fabbisogno di personale al disavanzo spaventoso del policlinico universitario di Catanzaro; dal divieto di operare i tumori al seno nelle cliniche private ai rimpalli circa la prosecuzione della radioterapia al Marrelli Hospital; dalla dubbia nomina della Saitta all’Asp di Cosenza all’immobilismo su alcuni primariati, assegnati, stando agli atti, in mancanza dei requisiti di legge. L’elenco – conclude Sapia – sarebbe interminabile. In ogni caso è ormai inevitabile e urgente cambiare la struttura commissariale". 

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