«Dopo i casi di alcune nostre città, avendo prima di tutto la responsabilità della salute dei calabresi e dei nostri ospiti, stiamo predisponendo un’ordinanza che chiude tutte le discoteche della Calabria anticipando quella del governo nazionale». Lo annuncia, in un post su Facebook, Fausto Orsomarso, assessore al Turismo e allo Sviluppo economico della Regione Calabria.
«Abbiamo provato - scrive Orsomarso - a portare anche le nostre raccomandazioni ai giovani che abbassando la guardia si mettono a rischio contagio nei luoghi di svago. Ieri ho partecipato alla conferenza Stato-Regioni in rappresentanza della Calabria dove insieme agli altri governatori e assessori regionali si è discusso con i ministri Boccia, Speranza e Patuanelli sia dei rientro dei circa 300 mila italiani da Grecia, Spagna, Croazia e Malta e degli assembramenti nelle sale da ballo. Ho chiesto al ministro Speranza - prosegue l’assessore regionale - di avere una linea nazionale al di là delle ragioni economiche degli operatori che avevano incontrato già il ministro Patuanelli. Avevamo detto anche agli esercenti calabresi che avremmo tenuto sotto controllo i dati epidemiologici ancora sotto controllo e che non vorremmo subissero una impennata».
Orsomarso quindi osserva: «Dopo i casi di alcune nostre città, avendo prima di tutto la responsabilità della salute dei calabresi e dei nostri ospiti, stiamo predisponendo ordinanza che chiude tutte le discoteche della Calabria anticipando quella del governo nazionale. Il ministro Patuanelli ci ha fornito i dati relativi al comparto economico e sta valutando una misura nazionale per ristoro delle perdite degli operatori economici che occupano circa 40.000 persone in tutta Italia».
«In accordo con il Governo nazionale e dopo aver interloquito con i ministri della salute e degli affari regionali, Francesco Boccia e Roberto Speranza, il presidente della Regione Jole Santelli ha firmato oggi l’ordinanza che di fatto, sospende tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all’aperto o al chiuso», recita il testo dell'ordinanza.
«Il divieto decorre dalla data di pubblicazione della presente ordinanza e fino a tutto il 7 settembre 2020, ovvero a data antecedente qualora la curva dei contagi dovesse ritornare ad un livello compatibile con un rischio basso di trasmissibilità del contagio. Rimangono in vigore tutte le misure statali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, nel territorio regionale».
«Con lo stesso atto è dato mandato ai dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali per l’esecuzione delle predette misure, nonché per le relative attività di controllo e verifica del rispetto dei provvedimenti regionali adottati per l’emergenza, anche in coordinamento con le altre Istituzioni competenti per materia, con particolare riferimento agli stabilimenti delle aree turistico-ricettive, agli esercizi pubblici e alle aree pubbliche. Inoltre, in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, ovvero a provvedimenti emanati a livello nazionale, le misure indicate potranno essere rimodulate».
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