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Regionali in Calabria, tensioni tra Lega e Forza Italia: gli azzurri non arretrano sul nome di Occhiuto

La Lega nega il proprio sostegno a Mario Occhiuto, designato dal coordinamento di presidenza di Forza Italia quale candidato Governatore della Calabria e da tempo in campagna elettorale, ed il sindaco di Cosenza, sostenuto dal fratello Roberto, deputato azzurro, tiene botta, manifestando l’intenzione di andare avanti comunque.

Tensione alle stelle, tra Lega e Forza Italia, in vista delle elezioni regionali in Calabria, la cui data ancora non c'è ma che si terranno non oltre il prossimo mese di gennaio. Tutto questo proprio nel giorno in cui Salvini rilancia sull'unità del centrodestra in Umbria, dove si voterà il 27 ottobre.

All’indomani del veto leghista in Calabria nei confronti di Mario Occhiuto, da Forza Italia viene invocata, per bocca di Renato Brunetta, «pari dignità per un centrodestra da rifondare proprio su queste basi». Mentre Mara Carfagna ricorda che per salvaguardare l’unità, Forza Italia in Umbria ha fatto «un passo indietro» sul diritto di esprimere un candidato presidente. Di sicuro, però, non è andata giù ai fratelli Mario e Roberto Occhiuto il perentorio «niet» leghista di ieri e il riferimento alle «tante donne e uomini calabresi senza problemi con la giustizia che possono rappresentare meglio il futuro della regione estrema dello Stivale».

Poco prima di incontrare, a Catanzaro, i referenti dei Comitati che sostengono la sua candidatura in un affollato albergo sul mare, è stato lo stesso Occhiuto a ribadire la volontà di andare ugualmente avanti malgrado il no leghista sulla sua candidatura. «Attendiamo condivisioni al nostro progetto - ha detto il sindaco di Cosenza - ma se non ce ne saranno, andiamo avanti lo stesso. Lo dobbiamo ai tanti che ci stanno chiedendo di lavorare per il cambiamento». Il fratello Roberto ha rincarato la dose definendo la dichiarazione di Salvini «estemporanea». Meno di qualche ora e dalla Lega è arrivata la replica da parte del commissario calabrese del partito Cristian Invernizzi, secondo cui «la Calabria non ha bisogno delle minacce dei signori Occhiuto. Vogliamo mandare a casa la sinistra - ha aggiunto - e guardare al futuro. Tantissimi calabresi ci chiedono di tenere duro e noi lo faremo per loro. Il centrodestra è compatto sicuramente, ma guardando al futuro».

Intanto in Umbria i leader del centrodestra, Lega compresa, che sostengono la candidata presidente Donatella Tesei, si sono dati appuntamento per il 17 ottobre a Perugia. «Lo abbiamo fatto - ha sottolineato Salvini - in tutte le altre regioni dove abbiamo vinto, dall’Abruzzo alla Sardegna, dal Molise alla Basilicata. Ci prepariamo a questa bellissima sfida per i prossimi dieci anni in Umbria». Il leader della Lega, che ha negato malumori da parte di Berlusconi per la bocciatura della candidatura di Occhiuto da parte del Carroccio, ha chiarito che saranno trovate «soluzioni regione per regione. Un passo per volta - ha detto Salvini - l'importante è dimostrare al mondo che l’Italia non è quella chiusa nelle stanzette di Conte, Renzi e Di Maio».

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