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Vertenza Lsu-Lpu in Calabria, la Camera boccia l'emendamento: prosegue la protesta

La protesta dei lavoratori ex lsu lpu alla stazione di Lamezia

La commissione Bilancio della Camera ha bocciato nella notte l'emendamento proposto dal Pd che avrebbe permesso la prosecuzione del percorso di stabilizzazione per circa 4.500 ex Lsu-Lpu della Calabria. I 50 milioni necessari al momento dunque non saranno inseriti nella manovra, anche se adesso precari e sindaci sperano che lo scenario possa cambiare in Senato.

Al momento però non sono servite le accorate proteste di lavoratori e primi cittadini, l'ultima ieri alla stazione di Lamezia dove si sono registrate tensioni e disagi al traffico ferroviario. La mobilitazione riprenderà già stamattina, come annunciato dal segretario della Cgil Calabria, Angelo Sposato.

«Questa mattina riprenderemo la mobilitazione per gli Lsu-Lpu a Lamezia - scrive Sposato sul suo profilo Facebook -. Non era mai successo un corto circuito istituzionale come ieri, dove le Istituzioni non parlano con le Istituzioni. L’emendamento bocciato ieri sera in commissione Bilancio della Camera è la conferma che il Governo e i parlamentari calabresi 5stelle e lega vogliono scaricare 4500 lavoratori e famiglie per fare cassa sulla pelle dei più deboli».

«Sono in 18 alla Camera, nessuno si preoccupa della disperazione dei lavoratori che probabilmente li hanno anche votati, nessuna presa di posizione, fanno turismo politico a Roma e accettano ogni cosa contro la Calabria. Hanno carpito la buona fede dei lavoratori, tradendoli in soli otto mesi. Questo atteggiamento è immorale», conclude il segretario Cgil.

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