Scott Rinascita, le "tariffe" del pentito: 150mila euro cash per ritrattare le dichiarazioni
Centocinquantamila euro a testa e pagamento in contante. Sarebbe stata questa la “tariffa” stabilita dal collaboratore di giustizia di Gioia Tauro Arcangelo (Lino) Furfaro (ex affiliato al clan Molè ) il quale avrebbe chiesto denaro cash per ritrattare o meglio «cambiare» le proprie deposizioni nel corso dei processi.
“Tariffa” riferita a una sola persona nel senso che, nel caso in cui le deposizioni da “rivedere” fossero state di più per ognuna chi interessato avrebbe dovuto sborsare la stessa cifra.
A rivelarlo il collaboratore Emanuele Mancuso nel corso di alcune dichiarazioni rese agli inquirenti il 20 giugno del 2018 e il 13 luglio dello stesso anno, finite agli atti della maxi-inchiesta “Scott Rinascita”.
Luigi Mancuso
Angelo Accorinti
Francesco Barba
Antonino Barbieri
Onofrio Barbieri
Filippo Catania
Carmelo Salvatore D’Andrea - 13 anni e 6 mesi
Antonino Delfino
Domenico Camillò
Domenico Bonavota
Domenico Febbraro
Francesco Gasparro
Francesco Salvatore Fortuna
Francesco Cracolici -
Domenico Franzone
Salvatore Furlano
Nicola Fusca
Michele Galati- 4 anni
Giovanni Franzè
Giuseppe Barbieri
Giuseppe Accorinti
Luca Ciconte
Luigi Federici
Mario De Rito
Michele Fiorillo - 5 anni
Nicola Bonavota
Nicola Barba
Orazio De Stefano
Pasquale Bonavota
Salvatore Bonavota
Giorgio Naselli
Vincenzo De Filippis, ai domiciliari
Filippo Nesci, ai domiciliari
Alfredo Lo Bianco, ai domiciliari
Nicola Adamo
Gianluca Callipo
L’ex assessore regionale, Luigi Incarnato
Giancarlo Pittelli
Pietro Giamborino, ai domiciliari
Daniele Nazzareno Lagrotteria
Domenico Macrì - 20 anni
Domenico Pardea - 16 anni
Girolamo Giardino -
Giuseppe Lopreiato
Gregorio Niglia
Loris Palmisano
Luciano Ira Ira
Luciano Macrì - 20 anni
Luigi Mancuso
Nicolino Pantaleone Mazzeo - 14 anni
Rosetta Loprietato
Salvatore Francesco Mazzotta
Sergio Gentile - 14 anni
Valerio Navarra
Vincenzo Mantella -12 anni
Alex Prestanicola
Antonio Vacatello
Caterina Soriano
Domenico Prestia - 10 anni e 8 mesi
Domenico Salvatore Polito
Giuseppe Alessandro Tomaino
Giuseppe Soriano
Graziella Silipigni
Leone Soriano
Rosario Antonio Romano
Saverio Razionale
Vincenzo Lo Gatto
Leoluca Lo Bianco
Domenico Cugliari
Vincenzo Barba
Saverio Lacquaniti
Paolino Lo Bianco
Salvatore Tulosai - 12 anni
Francesco Antonio Pardea - 20 anni
Emiliano Palamara - 6 anni e 8 mesi
Antonio La Rosa
In particolare Emanuele Mancuso - figlio del boss Pantaleone detto l'Ingegnere e primo pentito della potente cosca di Limbadi - inserisce ulteriori elementi dichiarando che il dott. Redi avrebbe anche fatto «da tramite tra la famiglia Mancuso e la sorella del pentito Lino Furfaro».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Vibo della Gazzetta del Sud.
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