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Sanità in Calabria, Longo prepara l'esordio ma la squadra va completata

A casa, nella “sua” Catania, il neo commissario per la sanità calabrese, Guido Longo, ha avviato le prime interlocuzioni finalizzate ad iniziare al più presto la nuova avventura. Tra domani e dopodomani Longo dovrebbe arrivare a Catanzaro per prendere possesso dell'ufficio occupato fino allo scorso 5 novembre da Saverio Cotticelli. Ad attenderlo, al terzo piano della Cittadella regionale, laddove hanno sede i locali riservati alla struttura commissariale, troverà l'attuale sub-commissaria Maria Crocco. Inevitabile il confronto tra i due: Crocco dovrà rendicontare a Longo quanto è successo in queste turbolente settimane in cui la Calabria è rimasta priva di commissario. L'ex prefetto di Vibo dovrebbe poi incontrare presto il fondatore di Emergency, Gino Strada, che sta contribuendo all'allestimento dell'ospedale da campo di Crotone e lavora sul fronte del contenimento del Covid-19.

Per il resto, non ci sono passaggi già stabiliti. Il Pd, attraverso i propri rappresentanti in Consiglio dei ministri ha già messo le mani avanti, evidenziando al premier Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza la necessità di completare al più presto l'organigramma chiamato a guidare la sanità in Calabria. Tradotto: oltre a Longo si dovrà presto procedere all'individuazione dei sub-commissari. Nessuna certezza esiste sul destino della stessa Crocco, ma appare evidente come i vice del commissario non possano essere meno di due. D'altronde la possibilità di allagare la tolda di comando della struttura che guida il settore è contemplata anche nel nuovo decreto Calabria che è all'esame del Parlamento per essere convertito in legge. Verosimilmente, la scelta - che spetta sempre al Consiglio dei ministri -, dovrebbe ricadere su un manager dalle comprovate esperienze in campo amministrativo-contabile e su un dirigente con grande esperienza nel campo dell'organizzazione sanitaria. Così procedendo, sarebbero loro “i terminali operativi” del commissario spedito da Conte in Calabria con l'obiettivo di curare la sanità calabrese.

I compiti del commissario

Quello affidato dal governo a Longo sarà un mandato sostanzialmente in linea con i compiti assegnati al suo predecessore, eccetto che per due punti: la stesura del piano anti-Covid, su cui è scivolato il generale Cotticelli e la ricognizione, con relativa quantificazione e gestione, del contenzioso attivo e passivo in essere e la verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale. Il decreto di nomina del commissario ad acta, che potrà avvalersi di una struttura composta da 25 persone, contiene anche l'incarico «prioritario» di attuare i programmi operativi 2019-2021, di proseguire l'attuazione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari «a garantire l'erogazione dei Lea nei termini indicati dai Tavoli di verifica».

Nuovi commissari per Asp e ospedali

Una volta messa a punto la macchina organizzativa, il nuovo responsabile della sanità calabrese, Guido Longo, procederà alla nomina dei commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

Escluse le Asp di Catanzaro e Reggio Calabria, guidate dai dirigenti della Prefettura dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, si attende la designazione dei nuovi vertici. La scelta spetterà al commissario ad acta, previa intesa con la Regione, nonché con il rettore nei casi di Aziende ospedaliere universitarie. In mancanza d'intesa con la Regione entro il termine di 10 giorni, la nomina verrà effettuata con decreto del ministro della salute, su proposta di Longo, previa delibera Cdm.

 

 

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