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Regione Calabria, ordinanza sulla Fase 2: fra i "dissidenti" anche il sindaco di Catanzaro

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo

Tra i possibili "dissidenti" rispetto alla scelta della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli di riaprire da oggi bar e ristoranti, anche il sindaco forzista di Catanzaro, Sergio Abramo. Una ordinanza, quella calabrese, che rischia di essere vanificata nelle prossime ore con l'arrivo della diffida anticipata dal governo nazionale nel corso del consiglio dei ministri della scorsa notte.

Contrario all'ordinanza anche Paolo Mascaro, primo cittadino di Lamezia Terme, vicino al centrodestra, secondo cui non è «il momento di operare strappi laceranti rispetto alle indicazioni date dalla Comunità Scientifica ed il ritorno alla auspicata normalità dovrà avvenire gradualmente e verificandone passo dopo passo gli effetti; non si può rischiare di vanificare i sacrifici immensi che da due mesi sopportano i nostri concittadini.

Pertanto, il Comune di Lamezia Terme adotterà domattina ordinanza con la quale bloccherà da subito l’applicazione del provvedimento della Regione Calabria del 29 aprile e continuerà ad adeguarsi alle prescrizioni nazionali ed a quanto stabilito nelle ordinanze sindacali emesse o da emettere. Dobbiamo salvaguardare la nostra salute ed il nostro futuro».

E altri sindaci di Comuni del Catanzarese chiedono il ritiro dell'ordinanza: Carlopoli (Mario Talarico), Settingiano (Rodolfo Iozzo), San Pietro Apostolo (Raffaele De Santis), Pentone (Vincenzo Marino), Gimigliano (Laura Moschella), Martirano Lombardo (Franco Pucci), Sellia (Davide Zicchinella), Cardinale (Danilo Staglianò), Isca sullo Ionio (Vincenzo Mirarchi), Cortale (Francesco Scalfaro), Albi (Salvatore Ricca), Borgia (Elisabeth Sacco), San Pietro a Maida (Domenico Giampà), Cropani (Raffaele Mercurio), Sant'Andrea Ionio (Nicola Ramogida), Chiaravalle Centrale (Domenico Donato), Andali (Pietro Antonio Peta), Maida (Salvatore Paone), Magisano (Fiore Tozzo), Sellia Marina (rancesco Mauro), Marcedusa (Domenico Garofalo), Sersale (Salvatore Torchia), San Floro (Bruno Meta), Nocera Terinese (Antonio Albi), Cerva (Fabrizio Rizzuti), Montepaone (Mario Migliarese). Contrario all'apertura anche il primo cittadino di Soverato, Ernesto Alecci.

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