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Fase 2, il Governo verso la diffida dell'ordinanza della Calabria che apre da oggi bar e ristoranti

Il governo, a quanto si apprende, va verso la diffida dell'ordinanza della Regione Calabria che dispone l'apertura di bar, ristoranti e pasticcerie sin da oggi. L'ordinanza, che va in direzione contraria al Dpcm sul lockdown in vigore fino al 3 maggio, è stata oggetto di dibattito nel corso del Consiglio dei ministri che si è concluso in nottata.

Una ordinanza firmata ieri in serata aveva sparigliato le carte. Un provvedimento che ufficialmente voleva permettere alla Calabria di partire con l'acceleratore sulla fase 2 attraverso la riapertura immediata di bar, ristoranti, agriturismo con servizio ai tavoli se posti all'aperto. Sin da subito molti oppositori avevano dato una lettura diversa, vedendo quella di Jole Santelli una scelta irragionevole e una sorta di sfida al Governo nazionale.

D0'altra parte che l'ordinanza sarebbe stata impugnata era praticamente una certezza, lo aveva anticipato anche Francesco Boccia, il ministro per gli Affari regionali che aveva avvertito i governatori del centrodestra che avrebbe impugnato provvedimenti regionali che rappresentassero una "fuga in avanti" rispetto al Dpcm. 

Il documento della Santelli dispone una serie di riaperture già da oggi. Tra queste, anche il commercio di generi alimentari nei mercati all'aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l'uso delle mascherine e guanti.

Consentito anche il commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti. Riprese le attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la vendite d'asporto, ma questi stessi locali - bar compresi - potrebbero anche somministrare sul posto e solo attraverso tavoli all'aperto, purché vengano "rispettate le misure minime 'anti-contagio' e ferma restando la normativa di settore".

La Regione Calabria ha previsto anche una serie di prescrizioni su quanto previsto nell’ordinanza firmata ieri sera dalla governatrice Jole Santelli. Anche se, al di là del provvedimento del governo, sono già diversi i sindaci calabresi che stamane stanno emanando ordinanze autonome per bloccare l’entrata in vigore delle nuove norme. 

Dunque, stando all'ordinanza bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo della Calabria possono effettuare la preparazione e la somministrazione dei relativi prodotti esclusivamente attraverso il servizio con tavoli all’aperto, adottando le seguenti misure minime:

Sistemazione tavoli a distanza di almeno 1,5/2,00 metri di distanza l’uno dall’altro; sistemazione delle sedie al tavolo garantendo la distanza da uno a 1,50 metri tra i visi degli occupanti; prenotazione obbligatoria con percorsi predefiniti al fine di garantire la distanza interpersonale di almeno un metro ed evitare le code; misurazione della temperatura corporea per i clienti; rispetto delle norme igienico-sanitarie nella preparazione, privilegiando l’uso di mascherine per il personale, di occhiali e garantendo il distanziamento minimo; obbligo di sanificazione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo; disponibilità di prodotti igienizzanti per clienti e personale, in particolare per l’accesso ai servizi igienici. In caso di utilizzo dovrà essere obbligatorio l’uso di mascherine con igienizzazione delle mani, prima e dopo averle indossate; privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e barriere nella zona cassa; utilizzo mascherine per clienti e operatori in fase di ordinazione e servizio; sanificazione accurata nel riapparecchiare i tavoli; vietare l’attività self-service.

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