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Il nome del M5S, le fibrillazioni nel Pd e l'attesa di Salvini: le manovre per le Regionali in Calabria

Il candidato del M5S, le fibrillazioni nel Pd, la promessa di Salvini. Grandi manovre dei partiti e nelle coalizioni intorno ai nomi per i candidati alla presidenza della Regione Calabria.

Quella di oggi è stata una giornata particolarmente "calda". Con l'annuncio, seppur non del tutto ufficiale e in attesa di sì definitivo da parte del diretto interessato, di Francesco Aiello candidato governatore del Movimento 5 Stelle.

Una voce sussurrata in ambienti grillini ma che viene ufficializzata dallo stesso Aiello, docente di Politica economica all'Università della Calabria e fondatore del portale di economia "Open Calabria", che ha però deciso di prendere qualche giorno per sciogliere la riserva.

Sembrano lontani da una soluzione, invece, gli alleati di governo. Il Pd calabrese oggi ha ricevuto la doccia fredda di Lugi Di Maio in persona che ha fermato una alleanza calabrese con i dem, dando il via libera piuttosto a liste civiche collegate al Movimento.

E intanto la Direzione provinciale del Pd di Crotone, dopo quella di Cosenza nelle scorse settimane, ha approvato un documento con il quale si chiede la convocazione delle Primarie per la scelta del candidato presidente per la Regione Calabria e la ricandidatura del governatore uscente Mario Oliverio.

Nel testo si esprime una "forte critica" all'istituto del commissariamento del partito calabrese e si rileva che "non esiste ormai nessuna sede politica partecipata e condivisa nella quale si possa decidere la linea politica e le proposte per le elezioni regionali attraverso il coinvolgimento di tutte le espressioni e rappresentanze politiche e territoriali". "Il commissario regionale - è detto ancora nel testo - convoca riunioni che escludono e discriminano tutti coloro i quali dissentono dalla sua ostinazione di non riconoscere la proposta di candidare Mario Oliverio. Si calpestano le regole basilari dello svolgimento della vita democratica del partito".

Sul fronte opposto, nel centrodestra, le cose non vanno molto meglio sulla scelta del candidato. L'accordo è sul fatto che il nome di chi correrà alla poltrona di governatore della Calabria debba essere espresso da Forza Italia ma Matteo Salvini punta i piedi e ha già rifiutato un nome sul quale Silvio Berlusconi aveva puntato: Mario Occhiuto, il sindaco di Cosenza.

"Entro la prossima settimana - rassicura però oggi il leader della Lega - avremo il miglior candidato in Calabria". Sarà di Forza Italia? "Sarà il miglior candidato possibile". 

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