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Primarie del Pd, Bevacqua: in direzione nazionale per portare le ragioni del Sud

“La soddisfazione è grande, ma più grande è la voglia di rappresentare degnamente la mia terra e di portare in seno ai vertici nazionali del partito le ragioni di uno sguardo diverso verso il Sud e la Calabria in particolare”. È quanto dichiara il consigliere regionale Bevacqua, all’indomani della sua elezione nella nuova direzione nazionale del Pd.

“Ringrazio, naturalmente – prosegue Bevacqua – i responsabili di Areadem, la mia area politica di riferimento, per avere proposto il mio nominativo: la coordinatrice nazionale, Marina Sereni, e in special modo l’amico di sempre, Dario Franceschini. Ci tengo a evidenziare lo spirito con il quale mi accingo a esercitare questo incarico. Non è certo mia intenzione limitarmi a occupare la casella in un organigramma: se si trattasse soltanto di questo, come troppe volte ho visto fare in passato, la cosa mi interesserebbe ben poco. Io sono uno abituato a stare quotidianamente sui territori ed è proprio questa mia esperienza e questa mia convinzione che ho desiderio di condividere e fare in modo che diventi una costante nel cammino che il partito deve intraprendere in tutto il Paese.

Ho sostenuto la candidatura di Zingaretti in ragione della sua idea di partito aperto, realmente inclusivo, capace di farsi strumento a disposizione delle esigenze reali dei cittadini e delle comunità: si tratta di quella medesima apertura che da anni perseguo con l’attività di Zonadem, volta a intercettare quella domanda di politica che non si riconosce nell’adesione strettamente partitica e sa pensare a quel campo largo nel quale siano saldamente piantati gli irrinunciabili principi di riferimento. Il Pd che, nel mio piccolo, voglio contribuire a costruire e ricostruire è esattamente questo.

Non mi accontenterò di andare di tanto in tanto a Roma a piantare la bandierina del riconoscimento personale: so che il mio dovere è contribuire a dare voce a quel popolo delle primarie che non ne può più delle baronie, dei ras delle tessere, delle stanze chiuse e delle decisioni prese sopra le loro teste. In questo quadro, nel Meridione e in Calabria, il Pd dovrà dimostrare più coraggio e determinazione nel rompere vecchi retaggi e notabilati consolidati: il sentire comune rifiuta, con piena ragione, questo passato che non vuole passare. La gente, i nostri iscritti, i simpatizzanti, i potenziali elettori, tutti si aspettano questo: un rinnovamento non urlato, ma praticato quotidianamente, senza paura e senza condizionamenti legati a posizioni di potere cristallizzate.

“La grande speranza che riponiamo nella nuova segreteria nazionale – conclude Bevacqua – è una speranza che deve concretarsi di giovani, di donne e di uomini, pronti a impegnarsi in prima persona nelle singole realtà in cui vivono: queste persone esistono già, sta a noi spalancare le porte e dare loro la effettiva possibilità di mettersi in gioco. Ora o mai più”.

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