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Sanità, la Calabria sfida Roma: ecco i nuovi manager. Il ministro Grillo: arroganza istituzionale

Giulia Grillo

La Giunta calabrese "sfida" il ministro Giulia Grillo e, usando il linguaggio adottato dalla titolare del ministero della Salute che aveva chiesto a Mario Oliverio di soprassedere, le "dichiara guerra" nominando i nuovi commissari alle Aziende sanitarie e ospedaliere.

La Giunta ha infatti confermato Raffaele Mauro (la scelta più deflagrante nello scontro Governo-Regione) alla guida dell'Asp di Cosenza e Achille Gentile al vertice dell'Azienda ospedaliera cosentina.

Resta in sella anche Angela Caligiuri all'Asp di Vibo Valentia mentre all'Asp di Crotone si insedierà Antonello Graziano, all'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria Vittorio Prejanò proveniente dal management dell'Ao Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e all'Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini di Catanzaro prende il timone Caterina De Filippo, attuale direttore sanitario, mentre Giuseppe Fico sarà commissario dell'Asp di Catanzaro.

All'Asp di Reggio resta in carica Massimo Scura come soggetto attuatore e all'Ao Pugliese-Ciaccio Giuseppe Panella, non ancora in scadenza.

«La Giunta regionale della Calabria con la nomina dei commissari ha compiuto un grave atto di arroganza istituzionale che traccia una linea netta nei nostri rapporti». Così il ministro della Salute Giulia Grillo commenta le nomine fatte in Calabria. «La sanità della Calabria - aggiunge - è stata commissariata perché continua a rimanere in una situazione indecente: i livelli essenziali di assistenza peggiorano di anno in anno e il disavanzo continua a crescere. Oliverio con la sua volontà di tirare dritto, senza sentire nessuno se non la sua Giunta, sulle nomine delle Aziende sanitarie e ospedaliere ha di fatto sbattuto la porta in faccia ai neo-commissari Cotticelli e Schael e quindi al Governo. Appare evidente che occorre cambiare rotta».

«Farò ogni cosa in mio potere per oppormi al perpetuarsi della malagestione della sanità in Calabria e quindi a queste nomine non trasparenti. Lo dobbiamo ai calabresi - aggiunge - che non ne possono più di questo disastro, lo dobbiamo a tutti i cittadini che ci chiedono di cambiare il Paese. L’atto di arroganza unilaterale del presidente Oliverio merita tutto il rigore di questo Governo, i cittadini calabresi meritano il cambiamento».

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