Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il cortometraggio di Gabriele Muccino "Calabria terra mia". Poco più di otto minuti sul viaggio di una coppia innamorata (Raoul Bova e Rocio Munoz Morales) in gita in Calabria, tra campagna, piccoli centri, mare e montagna, seguendo il filo conduttore dei frutti simbolo della regione, bergamotti, arance, clementini e fichi. Un'occasione che si è trasformata anche in un omaggio a Jole Santelli, la governatrice della Calabria recentemente scomparsa, grade promotrice dell'iniziativa.
Lei stessa aveva spiegato in un'intervista video, il perché del corto: "Il mio sogno è far conoscere la Calabria anche nelle sue piccole cose. Un posto come questo ci vuole tempo a scoprirlo e sono certa che grazie alle capacità di Muccino Raoul Bova e Rocio, chi guarderà questo corto potrà pensare, 'sai che c'è i prossimo weekend vado a farmelo in Calabria". Con Jole Santelli "ci sentivamo spesso via chat, è grazie a lei che si è realizzato il progetto. Le mandavo spesso le foto di dove giravamo - racconta il regista -. Mi stavo innamorando della Calabria come lei mi aveva preannunciato. E' una terra complessa e mutevole, affascinante".
Negli otto minuti "mostro alcuni suoi aspetti", dal "suo mare sublime alle montagne incantevoli a canyon che sembrano quelli della California. Con i paesaggi cambiano anche le persone. Ho provato a fare del mio meglio e l'ho fatto col cuore, cercando di intrattenere e emozionare".
Calabria, terra mia "è nato principalmente dall'energia di Jole Santelli - spiega Raoul Bova, che ha origini calabresi e conosce bene la regione -. Ha voluto il meglio per la sua Calabria, si è circondata di persone che potessero rispettarla, e che ne ricambiassero l'amore". Per Rocio Munoz Morales, il corto mostra "quanto i posti si arricchiscano e acquistino una bellezza ulteriore quando vengono visti dalla prospettiva dell'amore e del cuore. Il mio ricordo più forte di Jole è il suo amore per questa terra. Mi aveva detto di aver voluto Muccino proprio perché è il regista dell'amore, mentre Raoul e io avremmo potuto portare nella storia l'amore della vita".
Per l'attrice Muccino "è riuscito a trasmettere la ricchezza di quest regione, È un posto che respiri, che vivi. È una terra onesta e sfacciata, come la Spagna, mi fa sentire a casa". Il corto, "è stato pensato per essere diviso in mini spot, micro mondi dedicati ai quattro frutti madre. Una campagna che Jole ha concepito con una fruizione nazionale e internazionale".
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