Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il futuro della sanità calabrese. La Regione spera nella “filiera” con Roma

Occhiuto potrebbe trarre benefici dalla designazione di un ministro della Salute forzista

Il caso della Calabria rappresenta probabilmente un unicum nei rapporti tra Stato e Regione su una materia «concorrente» quale è la sanità. Com’è noto, infatti, l’ultradecennale commissariamento governativo ha prodotto spesso scontri, quando non veri e propri black out istituzionali, sfociati a volte anche in contese di fronte alla giustizia amministrativa e pure alla Corte costituzionale (decreto Calabria docet). Per non parlare dei contrasti politici consumati negli anni sull’asse Catanzaro-Roma tra chi è stato al governo della Regione e i commissari governativi.

Con la nomina di Roberto Occhiuto si è ricreata una coincidenza tra le figure di commissario e di governatore che mancava dai tempi di Giuseppe Scopelliti, nominato nell’estate del 2010 dal governo Berlusconi IV. Dunque per Occhiuto, indicato dal governo Draghi, si prospetta sulla carta un vento ancor più favorevole con il nascente esecutivo la cui guida in pectore spetta a Giorgia Meloni. Non solo per il colore politico della nuova maggioranza, ma anche perché il ministero alla Sanità viene accostato da molti osservatori a Forza Italia, partito di cui il presidente della Regione è un dirigente di primo piano. All’ipotesi della berlusconiana di ferro Licia Ronzulli si è ora affiancata quella dell’immancabile Guido Bertolaso e, in un caso e nell’altro, non mancherebbero al governatore gli addentellati diretti e indiretti.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria 

Caricamento commenti

Commenta la notizia