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Calabria, la Lega "studia" da leader. Oggi Salvini traccerà la rotta da seguire

Il leader del Carroccio chiuderà a Zambrone gli Stati generali del partito

Cataldo Calabretta, Michele Pagano, Nino Spirlì e Renato Bellofiore

Le sirene che arrivano dagli alleati del centrodestra per la Lega non sembrano rassicuranti. Subito dopo il primo squillo di tromba del Carroccio che ha rilanciato la candidatura di Nino Spirlì per le prossime elezioni regionali, prima Giorgia Meloni, «noi gli accordi con gli alleati li rispettiamo», poi Antonio Tajani, lesto a ribadire che il candidato è Roberto Occhiuto, hanno frenato l’entusiasmo giunto dalla sede degli Stati generali della Lega che si chiuderanno nella giornata odierna a Zambrone, nel Vibonese, con l’arrivo di Matteo Salvini per i «fuochi d’artificio».

Il tema della candidatura a governatore, al di là delle questioni più o meno amministrative e di partito finite sul tavolo del dibattito, è rimasto quello ricorrente. Anche se le parole sono tornate ad essere centellinate e meno esplicite. «Quella della Lega - ha detto il commissario regionale Giacomo Saccomanno - è una proposta interna che dovrà essere vagliata nei tempi opportuni». Pertanto, «prima bisognerà capire se la Calabria verrà assegnata al Carroccio, sul tavolo delle trattative, poi sarà fatta, eventualmente, la scelta più opportuna». Alleanza con il centrodestra nel congelatore, dunque, nella consapevolezza «che senza condivisione con gli alleati non si andrà da nessuna parte». D’altronde, «la trattativa per le regionali è stata inserita in quella relativa agli accordi per le amministrative». Ergo, bisogna aspettare e «tenerci pronti – ha rimarcato Saccomanno - in modo da sapere come fare se l’occasione si presentasse».

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