
Un confronto aspro con i suoi ex amici di Giunta, parole pesanti («a un certo punto non mi fidavo più di nessuno e per questo ho iniziato a mettere tutto per iscritto», ha detto) quelle di Angela Marcianò che ha risposto alle domande del pm Walter Ignazitto e “valorizzato” una montagna di documenti che aveva già consegnato al pm durante i tre interrogatori sostenuti nel suo ufficio durante le indagini preliminari.
Documenti, però, che non l'hanno scagionata dalle accuse: anzi il gup l'ha condannata a un anno di reclusione rispetto ai 10 mesi che aveva chiesto lo stesso pm Ignazitto.
L'udienza è cominciata alle 15,15 e nell'Aula 12 del Cedir eranno presenti anche il sindaco Giuseppe Falcomatà, il vice Armando Neri, numerosi assessori (Neri, Muraca, Zimbalatti, Quattrone), la segretaria generale di Palazzo San Giorgio Giovanna Acquaviva e l'ex dirigente Maria Luisa Spanò. Tutti imputati nel processo per il “caso Miramare” e tutti con le antenne diritte per non perdersi nemmeno una battuta dell'interrogatorio della giuslavorista.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio
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