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Regionali in Calabria, M5S contro Di Maio: "Voto su Rousseau è gioco di palazzo col Pd"

Luigi Di Maio con la fidanzata Virginia Saba

È rivolta contro Luigi Di Maio nel M5S. Oggi sulla piattaforma Rousseau si voterà per decidere se partecipare alle elezioni in Calabria ed Emilia Romagna. La decisione è stata ufficializzata con un post sul Blog delle Stelle solo qualche ora prima dell’apertura delle urne virtuali, prevista per oggi dalle 12 alle 20.

«Se ci presentiamo ora non avremo tempo di avere degli stati generali per creare un’organizzazione solida del Movimento 5 Stelle», ha detto Di Maio a 'L'aria che tira' su La7, rispondendo a una domanda sulla possibilità che i 5 stelle si presentino in Emilia e Calabria. «Ne abbiamo bisogno degli stati generali, servono 3-4 mesi
almeno per definire gli obiettivi dei prossimi 10 anni», ha aggiunto.

Ma nel frattempo la scelta  – a quanto pare suggerita a Di Maio dalla sua compagna, Virginia Saba – di incontrare alcuni parlamentari calabresi in un ristorante romano non è servita a placare gli animi.

Tra gli eletti il più duro è Francesco Forciniti, che definisce «umiliante» la votazione online indetta «con un preavviso a dir poco ridicolo». Il deputato di Corigliano Rossano è esplicito: «Se ci sarà impedito di partecipare alle prossime elezioni regionali calabresi si sarà consumato un subdolo gioco di palazzo per lasciare al Pd qualche possibilità in più di salvare le proprie poltrone emiliane, con l’illusione da parte di qualche stratega romano che questo possa rafforzare il governo giallorosso».

Il post sul Blog delle Stelle è poi secondo Forciniti «di una scorrettezza allucinante, perché indirizza l’esito del voto in maniera palese». Cedere il passo insomma sarebbe «una svendita inaccettabile della nostra Regione in nome di interessi altri che non sono certo i nostri, un tradimento che non possiamo e non dobbiamo riservare a tanta gente libera e onesta che ripone fiducia e speranze in noi, in una terra difficile come la Calabria».

Sulla stessa linea Francesco Sapia: «Non si può far decidere sulla piattaforma Rousseau se il M5S in Calabria debba partecipare o meno alle prossime competizioni regionali. Ho sputato sangue per il Movimento adesso mi sento tradito».

Interviene anche Massimo Misiti: «Il voto on line di domani che Luigi Di Maio ha chiesto agli iscritti sulla piattaforma Rousseau per decidere se presentare liste in Calabria alle prossime elezioni regionali mortifica noi parlamentari ed il lavoro che abbiamo fatto nell’affannosa ricerca di un candidato autorevole da candidare alla presidenza».

E ancora: «È inammissibile pensare che chi non abita in Calabria, chi non conosce la nostra realtà possa decidere, con un voto on line, se si possa o meno partecipare alle consultazioni amministrative. Abbiamo il dovere di partecipare alla competizione elettorale calabrese, anche se questo significa rischiare qualcosa. Le battaglie vanno combattute, se si crede in quello per cui si combatte. Altrimenti si rischia di passare per codardi. E noi non lo siamo».

Bianca Laura Granato invita a votare su Rousseau per scegliere di partecipare alle elezioni: «Non avere un consigliere 5 Stelle in due regioni perché il Movimento avrebbe bisogno di una “pausa” non è una risposta che si possa responsabilmente dare a cittadini a cui abbiamo fatto credere che avremmo cambiato il mondo. Una forza politica di governo non rinuncia a presentarsi in una tornata elettorale per riorganizzarsi all’interno. Si lavora di pari passo. Il Paese non va in pausa, perché noi avremmo bisogno di una pausa! Il Pd appena uscito da una scissione presenta la sua lista in Calabria. E noi? Noi che abbiamo obbedito e lavorato per il Movimento 5 Stelle anche quando non condividevamo appieno posizioni che sembravano lontane dai nostri programmi e dalla nostra linea originaria, noi che faticosamente abbiamo compiuto un percorso ad ostacoli superandoli tutti, adesso dobbiamo rinunciare ad essere rappresentati all’interno dell’ente più corrotto e inefficiente d’Italia perché avremmo bisogno di una pausa?».

"Con il voto di oggi su Rousseau, i vertici del Movimento 5 Stelle scelgono di non scegliere, deludono le migliaia di attivisti calabresi che con sacrifici e rischi hanno sempre lavorato sul territorio, ignorano il percorso che abbiamo già avviato e scaricano su tutti gli iscritti la responsabilità di una scelta inquadrata in termini profondamente sbagliati. Gli stessi vertici hanno messo in gioco, cioè, il futuro del Movimento piuttosto che quello dei cittadini della Calabria e dell'Emilia Romagna, ai quali essi dovranno spiegare il perché della rinuncia a presentarci alle rispettive Regionali, nel caso in cui dovesse prevalere questo orientamento". Così il deputato Paolo Parentela annuncia "per coerenza le dimissioni immediate dall'incarico di coordinatore del Movimento 5 Stelle per la campagna elettorale relativa alle Regionali della Calabria".

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