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Tirocini formativi in Calabria, botta e risposta tra Morra e Robbe

Regione Calabria

Sui tirocini formativi in Calabria è botta e risposta tra il senatore del M5s Nicola Morra e l'assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe. «La Regione Calabria ha sprecato quasi ulteriori quattro mesi non prorogando il tirocinio formativo a 4.500 lavoratori, oggi impiegati negli enti pubblici» ha detto Morra che già aveva dato una risposta nel merito in una nota del 20 maggio scorso.

«A seguito delle nostre richieste e solleciti inviati al Ministero degli Interni nelle scorse settimane - puntualizza il pentastellato - e solo grazie al sottosegretario Carlo Sibilia (M5S), abbiamo ricevuto copia della comunicazione inviata alla Regione del 26 giugno (prot. 157/19) che specifica: "...la richiesta avanzata da codesta Regione esula dalle competenze di questo Ministero"».

Morra prosegue: «Regione e assessore al Lavoro e Welfare, nonostante i nostri suggerimenti, hanno deciso di attendere inutilmente una risposta "scontata" dal Ministero dell'Interno. La richiesta che avevano avanzato si è rivelata totalmente errata e inconcludente. Adesso la Regione spieghi ai tirocinanti come mai è stata inviata una richiesta inutile al Ministero e non si siano attivati i canali corretti per rinnovare i tirocini».

Morra attacca: «Mi chiedo: la Regione Calabria ha la volontà di rinnovare i tirocini? Allora, si attivi correttamente e la smetta di tenere le persone appese ad un filo, questa attesa rischia di diventare, purtroppo, un ulteriore fallimento dell'attuale amministrazione».

«4.500 tirocinanti hanno il diritto di sapere se e quando la Regione Calabria riattiverà gli ulteriori 12 mesi di tirocinio». Conclude Morra: «I fondi ci sono ma l'incompetenza dimostrata fino ad oggi rischia di deludere le aspettative di questi lavoratori, così facendo si perderà il loro importante contributo all'interno della pubblica amministrazione. La dignità dei calabresi non deve rimanere ostaggio di una classe politica locale che alimenta il bisogno per tradurlo in bacino elettorale utile per le prossime elezioni regionali».

“Ogni Ministero viaggia su propri binari e ragiona a compartimenti stagni: questo modo di procedere su binari paralleli governati da due forze che tra loro non si parlano certo non aiuta a risolvere i problemi”. Così l’assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe, replica all’intervento del senatore del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, sulla vicenda dei tirocinanti della pubblica amministrazione.

“La risposta del Ministero degli Interni – esordisce la Robbe - non dice esattamente quello che sostiene il senatore Morra. Il Ministero degli Interni risponde che non è sua competenza poiché i tirocinanti non sono lavoratori, quindi non rientrano tra le competenze del Ministro. In realtà noi avevamo chiesto al Ministero dell'Interno, che ha competenza sugli enti locali, la possibilità di procedere a una nuova intesa Stato-Regioni che modificasse l'obbligo di mantenere a 12 mesi massimo i tirocini per gli ex percettori in deroga e verificare la possibilità che questi fossero assimilati nei tempi ai tirocini di inclusione sociale che prevedono una durata di 24 mesi, prorogabili di altri 24. L’intesa – spiega l’assessore regionale - è stata siglata dal Ministero del lavoro e dalle Regioni e Province autonome. Ci siamo rivolti a ministero competente sugli enti locali sperando che questo Ministero, comprendendo anche le esigenze degli enti locali, si interfacciasse con il Ministro del Lavoro per sollecitare un incontro e verificare la possibilità di modificare l'intesa, cosa che d'altronde abbiamo fatto con il ministero di Grazia e Giustizia, con il Miur e che stiamo concludendo positivamente anche con il Ministero dei Beni Culturali. Speravamo che il Ministero degli Interni comprendesse la necessità di replicare l'iniziativa e si facesse promotore, insieme a noi, della richiesta presso il Ministero del Lavoro. Reputavamo che i ministri tra loro si parlassero con l'intento di risolvere i problemi dei cittadini e degli enti locali: purtroppo ci rendiamo conto che non è così. Ogni ministero viaggia su propri binari e ragiona a compartimenti stagni: questo modo di procedere su binari paralleli governati da due forze che tra loro non si parlano certo non aiuta a risolvere i problemi”.

Nella replica al senatore Morra, la Robbe poi rileva: “Vorrà dire che torneremo a fare la nostra richiesta, ma la indirizzeremo al Ministro del Lavoro, a cui non chiediamo risorse, che come Regione Calabria abbiamo già destinato per la copertura delle proroghe, non chiediamo autorizzazioni, ma la possibilità di rivedere un’intesa che, per questa tipologia di tirocinanti, ha mostrato alcuni limiti. Limiti che – sostiene l’assessore regionale al Lavoro - si possono superare facendo un lavoro di collaborazione tra istituzioni che hanno competenze diverse ma che dovrebbero avere in comune l'interesse primario dei cittadini, soprattutto quando questi appartengono alle fasce più deboli. Ci auguriamo che questa richiesta venga accolta e non si continui in atteggiamenti strumentali che certamente non contribuiscono alla risoluzione del problema. La Calabria, in questi anni, ha fatto da apripista anche nella realizzazione di progetti come quelli dei tirocini formativi che hanno contribuito a dare risposte, sia pure parziali, al problema drammatico del l'inclusione sociale. Con piacere oggi apprezziamo la preoccupazione di quanti in passato criticavano queste scelte. Sarebbe importante che questa preoccupazione seguisse un impegno concreto e coerente per contribuire a rimuovere gli ostacoli ed aiutare le soluzioni da parte di chi, come il senatore Morra, ha una responsabilità di governo da cui ci si aspetta un impegno attivo nelle sedi ministeriali competenti per aiutare le soluzioni.
Non dovrebbe essergli difficile -conclude l’assessore Robbe- anche in considerazione che per i ministeri è un'operazione a costo zero, considerato che le risorse sono già state destinate dalla Regione".

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