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Comune di Cosenza e "caso Occhiuto", l'assessore Sucurro: "E' una persecuzione"

Mario Occhiuto

«Accompagno da otto anni Mario Occhiuto nella guida della città di Cosenza ed è da allora che lo vedo combattere contro tanti potentati e contro tante incrostazioni che aleggiano sulla nostra città. Ha saputo con la sua caparbietà superare ogni ostacolo per il bene della città, per renderla più bella e più vivibile, con l'unico fine di lasciarla migliore ai nostri figli». Parla Rosaria Succurro, al fianco del sindaco sin dall'insediamento al timone di Palazzo dei Bruzi.

L'assessore, da più parti indicata come sicura candidata al consiglio regionale al fianco di Occhiuto assieme ad altri assessori e consiglieri comunali, a cominciare dal presidente Pierluigi Caputo, prende la parola in seguito ai due avvisi di garanzia per diffamazione e abuso d'ufficio notificati venerdì sera al primo cittadino. Fascicoli giudiziari che si aggiungono alle indagini per corruzione e bancarotta fraudolenta coordinate, rispettivamente, dalle procure di Catanzaro e Cosenza.

L'assessore alza i toni. «Non mi va di entrare nel merito delle ultime vicende perché non è mio compito. Mi sento però di manifestare il massimo dissenso verso queste forme di persecuzione nei riguardi di una persona che ama la sua città da sempre, avendone una visione futurista a tal punto di perseverare nella sua battaglia di civiltà rischiando di minare finanche la libertà personale. Si proprio così perché quando si decide di andare in fondo come ha deciso di fare lui, ne va di mezzo la serenità personale, gli affetti più cari e soprattutto la libertà. #iostoconocchiuto», ha concluso l'assessore.

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