In Calabria quella di ieri è stata l’ennesima giornata di proteste e mobilitazioni per i lavoratori Lsu-Lpu, che reclamano certezze sul loro futuro. In diversi Comuni si è registrato il blocco delle attività: i precari - che martedì manifesteranno a Roma - invocano risorse, deroghe e garanzie.
In Parlamento, invece, dopo la bocciatura dell’emendamento attraverso cui si garantivano le risorse per il rinnovo dei contratti, si lavora a una soluzione alternativa. Il M5S, in particolare, è intenzionato a proporre in Senato un emendamento alla legge di Bilancio in grado di assicurare la definitiva stabilizzazione dei circa 4.500 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità alle dipendenze degli enti locali calabresi.
La proposta, a cui stanno lavorando i parlamentari pentastellati Riccardo Tucci e Giuseppe Fabio Auddino, è al vaglio dei ministeri del Lavoro, dell’Economia e della Funzione pubblica. L’emendamento prevederebbe l’abrogazione dell’obbligo di rendere coerenti le nuove assunzioni con il piano triennale dei fabbisogni di personale.
In buona sostanza i Comuni e gli altri Enti potrebbero assumere non tenendo la programmazione in materia di pianta organica. Allo stesso modo, i Comuni non sarebbero costretti a rispettare la regola del turnover, che subordina le nuove assunzioni ai pensionamenti dei lavoratori in servizio.
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