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Obbligo del badge al Mater Domini di Catanzaro, i prof: servono regole certe

C’è un prima e un dopo, al policlinico universitario Mater Domini. Prima vigeva l’autocertificazione delle ore di attività assistenziale in favore dei pazienti svolte dai medici universitari. Dopo, cioè ora, è è entrato in vigore l’obbligo della certificazione formale di questa attività che, insita nella mission del medico, comporta per gli universitari un’indennità aggiuntiva, la cosiddetta attivazione assistenziale. Lo spartiacque tra un “prima” più flessibile, che di fatto poteva prestarsi ad un’ampia discrezionalità di comportamenti, e un “dopo” più fiscale e “normale”, è stata l’introduzione della timbratura obbligatoria del badge quando si inizia e termina l’attività assistenziale.

Questa pratica, vigente in tutti i policlinici d’Italia, non è stata decisa da un giorno all’altro dal direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria, Antonio Belcastro e se ne parla oggi in un ampio articolo della Gazzetta del sud in edicola. Prima si sono tenute diverse riunioni, dove qualche perplessità è emersa. Dopo (perché c’è sempre un prima e un dopo) l’adozione della rilevazione automatica con tutto ciò che essa comporta, come la definizione del “debito orario” (cioè delle ore di assistenza che i professori senza incarico apicale devono svolgere) ci sono state lettere di fuoco, mugugni e addirittura un ricorso al Giudice del lavoro che sarà trattato all’udienza del 13 novembre.

È tranciante il rettore Giovanbattista De Sarro nel difendere il provvedimento assunto dal dg Belcastro, che prevede l’uso obbligatorio del badge per i medici universitari: «Il sistema finalmente si sta normalizzando. Ora siamo uguali a tanti altri atenei d’Italia. Qui bisogna lavorare in silenzio, essere operativi. Qualcuno capirà che deve restare qualche giorno in più a Catanzaro a lavorare. O altrimenti si deve rinunciare all’indennità di assistenza, come alcuni docenti hanno fatto scegliendo di esercitare la libera professione fuori. Qui alcuni li trovi sempre al lavoro, altri è difficile... ».

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