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Ospedale di Catanzaro, batosta per i precari: l'ufficio legale dice no alla proroga

I precari del Pugliese in protesta

Giunge al capolinea la lunga cavalcata dei precari dell'ospedale Pugliese di Catanzaro, le cui aspettative di proroga dei contratti si sono infrante nel pomeriggio di ieri contro il parere reso dall'ufficio legale dell'azienda che ha considerato invalicabile il limite dei 48 mesi di attività raggiunte dagli operatori sanitari.

La questione era stata posta qualche giorno fa al settore avvocatura, dopo il diniego opposto dall'unità operativa Personale e Risorse Umane all'adozione della delibera che avrebbe consentito di reintegrare il personale che aveva già ricevuto la lettera di licenziamento e di prorogare i contratti al 31 dicembre della restante quota. L'ufficio legale ponendosi nel solco della norma ha, infatti, confermato l'impossibilità di superare il vincolo, avvalorando il dubbio posto dall'unità operativa Risorse Umane del Pugliese che nei giorni scorsi aveva deciso di non adottare la delibera che si sarebbe posta in netta contraddizione al contratto collettivo nazionale di lavoro.

Il provvedimento, quindi, non raggiungerà la scrivania del reggente, Antonio Mantella, per la ratifica e le procedure di licenziamento continueranno ad oltranza nei prossimi mesi. A nulla è valsa, quindi, la nota interpretativa diramata in extremis dal dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute, Antonio Belcastro. L'atto ha, infatti, il potere di salvare l'azienda ma solo a metà, dal momento che l'interpretazione autentica del decreto commissariale 135 consente di abbassare sensibilmente la quota dei precari che saranno licenziati ma non prevede alcun salvacondotto per quelli che hanno raggiunto i 48 mesi di attività.

Continueranno quindi i licenziamenti ma saranno, di converso, contenuti i tagli ai posti letto che il piano di ristrutturazione aziendale aveva quantificato in 43 degenze. Già nella giornata di giovedì il direttore generale facente funzioni, Antonio Mantella, aveva, infatti, revocato il piano di riorganizzazione sulla scorta della nota firmata dal dirigente del dipartimento Tutela della Salute che consente adesso di garantire il mantenimento in servizio del personale precario e, quindi, di evitare il taglio dei posti letto.

Una nuova riunione intanto si è tenuta nel pomeriggio di ieri alla Cittadella sollecitata dal sindaco, Sergio Abramo, con l'obiettivo di trovare una soluzione agli imminenti licenziamenti dei precari. Il tavolo di concertazione a cui era presente il delegato del governatore Franco Pacenza, il dirigente del dipartimento Antonio Belcastro, il reggente del Pugliese Antonio Mantella, il consigliere regionale Sinibaldo Esposito e le organizzazioni sindacali ha però registrato un nuova battuta d'arresto. Le trattative si sono arenate ancora una volta sull'invalicabilità del limite dei 48 mesi benché i rappresentanti sindacali abbiano richiesto l'apertura di un tavolo di conciliazione.

L''articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.

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