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Vertenza degli ex Lsu-Lpu della Calabria, la protesta si sposta a Roma: pronti bus e un treno speciale

La protesta degli ex Lsu- Lpu della Calabria è pronta a spostarsi a Roma.

Gli autobus per raggiungere la Capitale e manifestare sotto il Ministero sono pronti, come annuncia il sindaco di Amendolara, Salvatore Antonio Ciminelli, che insieme ai lavoratori farà sentire la sua voce di protesta.

I servizi di circa 400 comuni calabresi stanno funzionando a singhiozzo per via della protesta messa in campo dai precari che supportati dai sindacati e da tanti sindaci sono in attesa di conoscere il loro futuro occupazionale che si sta discutendo in questi giorni a Montecitorio.

Dopo i presidi alla stazione di Lamezia Terme, quindi adesso la protesta si sposta a Roma. Proprio da Amendolara, comune coinvolto direttamente nella vertenza con una manifestazione sulla Ss106 di qualche giorno fa convocata dal primo cittadino, partirà un pullman alla volta della capitale lunedì notte, per ritrovarsi la mattina seguente, giorno della manifestazione, in contemporanea con il treno speciale istituito dalla Regione, a protestare per dar sostegno alla legittima lotta di numerosi lavoratori.

Dal paese delle Mandorle partiranno decine di Lsu-Lpu accompagnati dal sindaco e dagli amministratori comunali. La manifestazione potrebbe raggiungere anche Palazzo Madama, sede del Senato, dove proprio in quelle ore si discuterà il provvedimento.

"Siamo al momento cruciale. A Roma bisogna essere tutti presenti", afferma Ciminelli, che ha invitato a partire per la Capitale i colleghi sindaci, il presidente della Regione, i presidenti delle province calabresi.

"La vertenza dei lavoratori precari calabresi non si ferma. Gli ex Lpu-Lsu mantengono lo stato di agitazione presso i Comuni di appartenenza, mentre le segreterie generali di Cgil, Cisl, Uil Calabria hanno spostato il piano della discussione sul livello nazionale". Lo affermano, in una nota congiunta, i segretari generali calabresi di Cgil, Cisl e Uil Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo in una nota congiunta.

"Cgil, Cisl, Uil Calabria - proseguono - stanno monitorando, a stretto contatto con le rispettive Segreterie nazionali, l'evolversi della vicenda, forti in questo dalla grande e composta partecipazione dei lavoratori alla due giorni di mobilitazione presso la stazione ferroviaria di Lamezia Terme. Una protesta che è servita a far capire ai Parlamentari italiani, impegnati in Commissione bilancio della Camera nella discussione sulla Legge di Bilancio, quale sia l'importanza della vertenza precari in Calabria, quale sia la sua ricaduta economica e sociale. In questo momento, le Segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil stanno avviando un'azione di monitoraggio con i ministeri competenti al fine di verificare l'inserimento, la successiva discussione e l'attesa approvazione dell'emendamento utile alla proroga della contrattualizzazione in Commissione bilancio al Senato dove, fra qualche giorno, approderà la Manovra economica del Governo per la discussione e l'eventuale modifica. Obiettivo minimo questo che, in breve, deve portare al raggiungimento dell'obiettivo atteso della completa stabilizzazione di questi 4500 lavoratori attraverso una modifica ad hoc del 'Decreto Concretezza' ed il superamento di un iter complesso cosi' come garantito da un'autorevole rappresentante della compagine governativa".

"In attesa che la Legge di bilancio approdi in Senato per la sua discussione, comunque - concludono Sposato, Russo e Biondo - la mobilitazione dei lavoratori va avanti. Laddove non si dovessero registrare fatti concreti, Cgil, Cisl, Uil Calabria, in stretta collaborazione con le rispettive Segreterie nazionali, mantengono ferma l'ipotesi di dare vita ad una giornata di mobilitazione nazionale da far coincidere con il calendario della discussione sulla Manovra presso il Senato della Repubblica".

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