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'Ndrangheta: si pente il boss Nicolino Grande Aracri, detenuto al 41 bis

Nicolino Grande Aracri

Il boss Nicolino Grande Aracri vuole collaborare con la giustizia. Alcuni giorni fa dal carcere di Opera in cui si trovava detenuto ha chiesto e ottenuto di poter incontrare i magistrati della Dda di Catanzaro guidati dal procuratore Nicola Gratteri. Il boss di Cutro, secondo quanto si è appreso, ha già rilasciato un primo verbale illustrativo. Siamo ancora ai primissimi passi. Gli inquirenti dell’Antimafia stanno valutando le prime dichiarazioni del mammasantissima, è necessario vagliare la piena adesione del capobastone alla scelta della collaborazione.

Bisogna escludere che la mossa di Grande Aracri possa essere solo una strategia. La notizia potrebbe segnare un passo decisivo nella lotta alla ‘ndrangheta. Il boss Mano di Gomma è detenuto al 41 bis e condannato al fine pena mai per una lunga serie di omicidi. Dalla sua tavernetta a Cutro sarebbe riuscito a tenere le redini di un’organizzazione infiltrata in varie regioni del Nord Italia e all’estero. Nicolino Grande Aracri sarebbe riuscito a conquistare il pieno controllo dei territori di Crotone e Catanzaro. La sua collaborazione potrebbe squarciare il velo su i suoi rapporti con il mondo della politica e dell’imprenditoria non solo calabrese.

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