Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina del prefetto Guido Nicolò Longo come nuovo commissario alla sanità in Calabria. La nomina è arrivata al termine di un Consiglio dei ministri molto veloce.
"Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il comunicato - "Il Consiglio dei ministri si è riunito venerdì 27 novembre 2020, alle ore 18.10, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
NOMINE Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri, di concerto con il Ministro della salute Roberto Speranza, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, del decreto-legge l ottobre 2007, n. 159, ha deliberato la nomina del prefetto Guido Nicolò Longo a commissario ad acta per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria. Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 18.25".
«Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d’amore verso la Calabria, che é la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio». Lo ha detto all’ANSA Guido Longo, nominato stasera dal Consiglio dei ministri Commissario per il piano di rientro dal deficit della sanità calabrese.
«Grosso modo so in cosa sto mettendo le mani, ci sono problematiche molto molto importanti», del resto «mai avuto incarichi facili, sono abituato a queste tipologie di incarichi». Parole del prefetto Guido Nicolò Longo, nominato oggi commissario ad acta per la sanità in Calabria. Longo, intervenuto in collegamento telefonico durante la trasmissione Titolo V su Rai3, ha riferito di essere stato contattato oggi pomeriggio dal premier Conte e poi dal ministro dell’Interno Lamorgese, «ho subito detto di sì all’incarico, sono un uomo delle istituzioni». Il prefetto - un passato nella Polizia di Stato nella lotta a mafia, 'ndrangheta e camorra e nella cattura di superlatitanti e boss - ha anche detto «vado per cercare di dare qualcosa di concreto al popolo calabrese, ci vado per con il cuore». In primo luogo «devo vedere un pò come sta la situazione, in modo reale, le cose vanno viste direttamente e valutate direttamente», al di là di quanto viene riportato. Dalle istituzioni calabresi - con cui non ha ancora avuto contatti - Longo si aspetta collaborazione, ribadendo «sono un uomo delle istituzioni, non ho altre problematiche, non me le pongo». Quanto agli ospedali che sono chiusi in Calabria, «sono controindicati, specie in questo periodo di allerta Covid».
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