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Ospedale di Vibo, saranno predisposti ulteriori letti per evitare di paralizzare il nosocomio

L'ospedale di Vibo

La nuova ondata di contagi e le conseguenti restrizioni alzano il livello della tensione soprattutto negli ospedali. Sale la preoccupazione che alimenta paure mentre i posti di terapia intensiva tornano inesorabilmente ad occuparsi tra il Pollino e lo Stretto. Il Covid semina il panico anche laddove i numeri non appaiono così allarmanti. E non rimane che attrezzarsi per evitare farsi cogliere alla sprovvista. Facile a dirsi, molto meno a mettere in atto un principio di questo genere sul territorio vibonese. Un lembo di terra dove la coperta resta corta anche in presenza di finanziamenti corposi per motivazioni legate al contesto storico-sociale e alla carenza di strutture idonee. La conferma arriva direttamente dal commissario dell'Asp Giuseppe Giuliano. «La situazione - spiega alla Gazzetta del Sud il dg dell'Asp - è fortemente condizionata dai limiti strutturali dell'ospedale Jazzolino», unico centro Covid esistente sul territorio provinciale.

Ad ogni modo, l'Azienda sanitaria provinciale, anche alla luce della nuova ordinanza regionale, non rimarrà a guardare . «Abbiamo pensato - evidenzia il commissario - di aumentare il numero di posti letto nel reparto di Malattie infettive dove intendiamo assicurare cinque ulteriori postazioni da ricovero che andranno ad aggiungersi alle otto esistenti». Postazioni alle quali vanno a sommarsi quelle fisse in terapia intensiva che sono almeno sei utilizzate in via ordinaria, cui all'occorrenza se ne potrebbero aggiungere ulteriori cinque. «In questo caso, tentiamo di evitare un aumento di posti letto che ad oggi non ci è neppure necessario - chiarisce il commissario dell'Asp - per evitare di paralizzare l'ospedale e magari rendere più difficile persino l'accesso anche alle sale operatorie».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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