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Il Csm punta i riflettori sul tribunale di Catanzaro: da oggi la ricognizione ambientale

Sebastiano Ardita

Si apre oggi la due giorni ricognitiva che la prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha deciso di avviare nel distretto giudiziario di Catanzaro. La motivazione ufficiale parla di «ricognizione complessiva delle condizioni ambientali», che ben si ricollega del resto al quadro complessivo delle vicende che negli ultimi mesi hanno visto protagonisti gli uffici giudiziari del capoluogo, fra inchieste scottanti contro la 'ndrangheta e l'arresto di magistrati e avvocati.

La commissione presieduta da Sebastiano Ardita, dunque, oggi e domani ascolterà i capi degli uffici giudiziari e i magistrati del distretto «impegnati - spiega una nota del Csm - in rilevanti indagini e processi nei confronti della criminalità organizzata».

Sarà ascoltato anche il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, e oltre a lei il presidente della Corte d'appello Domenico Introcaso, il procuratore capo Nicola Gratteri e l'attuale procuratore di Vibo Valentia e componente del Consiglio giudiziario del distretto Camillo Falvo.

Le audizioni inizieranno questo pomeriggio. Tra oggi pomeriggio e domani mattina saranno ascoltati tra gli altri il procuratore capo Nicola Gratteri, il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, il presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso e il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo.

Il Csm annunciando la visita a Catanzaro ha parlato di “una ricognizione complessiva delle condizioni ambientali” che si ricollega alle vicende accadute negli ultimi mesi negli uffici giudiziari del capoluogo.

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