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Maltempo in Calabria, mamma e figlio inghiottiti dal torrente a Lamezia: si cerca l'altro bambino

Stefania Signore con il figlio Cristian Frijia

Tre morti nel lametino per il maltempo. Questa mattina Stefania Signore di Curinga, è stata trovata senza vita insieme ad uno dei suoi bambini, Cristian Frijia, di 7 anni, dispersi durante il forte temporale di ieri sera. Si sta ancora cercando l’altro figlio, Nicolò, di due anni, sperando in un miracolo.

I corpi senza vita di madre e figlio sono stati rinvenuti nel letto di un torrente nel comune di San Pietro a Maida. L'auto della donna si trovava senza nessuno a bordo con le quattro frecce attivate.

Nel corso della notte era stato il marito della donna ad avvertire i vigili del fuoco del suo mancato rientro a casa. La vettura sulla quale viaggiava la donna era stata trovata con le quattro frecce accese e vuota a San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme.

Stefania Signore era stata a prendere i figli dai nonni, a Curinga, e stava tornando a casa, a Gizzeria. Lavorava in un call center, mentre il marito, Angelo Frijia, fa il meccanico in un’officina. Il più grande dei figli, il cui cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco, poco lontano da quello della madre, aveva compiuto 7 anni il 25 settembre scorso.

Intanto, proseguiranno per tutta la notte, maltempo permettendo, le ricerche del piccolo Nicolò. I vigili del fuoco hanno già montato sul luogo della tragedia le fotoelettriche e, in queste ore, stanno iniziando a svuotare alcune vasche di raccolta delle acque per verificare se il corpo del piccolo Nicolò si trovi adagiato sul fondo. Non si escludono altre ipotesi. Per questo motivo le ricerche sono estese in tutta la zona.

Sul luogo della tragedia è stato istituito il posto di comando avanzato che gestisce l'organizzazione delle ricerche. Il comando dei vigili del fuoco ha anche predisposto il raddoppio dei turni per far fronte alle emergenze visto che ancora non si è riusciti ad evadere tutte le richieste di soccorso giunte nelle scorse ore alla sala operativa 115. Gli occhi, ogni tanto, sono anche rivolti al cielo perché da alcune ore, sul territorio della fascia ionica catanzarese ha ripreso a piovere con lampi e tuoni a farla da padroni. I soccorritori sperano che il maltempo non si sposti nel Lametino altrimenti sarà difficile proseguire le ricerche tra acqua e fango.

Alle operazioni di recupero dei corpi della donna e di suo figlio, ha riferito il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catanzaro Maurizio Lucia, ha assistito anche il pm di turno della procura di LameziaTerme.

«Proclameremo il lutto cittadino. E’ il minimo che possiamo fare dopo quello che è successo». A dirlo è stato Vincenzo Serrao, sindaco di Curinga, paese del marito di Stefania Signore. «C'è stata una calamità naturale - ha aggiunto - favorita anche da precedenti errori umani come la mancata pulizia dei fiumi ed il blocco dei collettori che hanno portato a quanto accaduto. Sono sindaco da tre mesi e invito la Regione, la Provincia di Catanzaro, la Protezione civile e tutti gli enti che hanno una competenza ad attuare una seria politica di prevenzione».

 

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