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Edoardo Alfieri: campione mondiale di marcia orgoglio di tutta la Calabria

Il risultato è di quelli eclatanti e porta nell'olimpo dell'atletica leggera un atleta calabrese e la sua società sportiva. Edoardo Alfieri, tesserato per il Centro Sportivo Giovanile Catanzaro Lido e per l’Ente di Promozione Sportiva e Sociale Cns Libertas, ha vinto ben quattro medaglie d'oro nelle competizioni mondiali di marcia che si sono svolte in Finlandia: 3 individuali nei 5-10-20 km master e l’oro a squadre nella 10 km master. E le indossa con emozione e grande soddisfazione perché è un risultato mai ottenuto da un atleta e da una società sportiva del Sud Italia. E per giungere a questo successo, Alfieri, residente in una frazione (Fiasco Baldaia) di un paese alle porte di Catanzaro, ha deciso di allenarsi nell'unico posto che gli potesse fornire uno spazio ampio e soprattutto abbastanza lungo: il lungomare di Squillace. Ed è lì che lo abbiamo incontrato.

«Da circa 30 anni avevo lasciato l'atletica. Un giorno un mio amico mi portò con lui in una gara così giorno dopo giorno mi ha invogliato di riprendere a correre. La mia specialità era la marcia per cui sono ritornato a praticare questa specialità. Mi sono allenato dal 2019, ho preparato le gare nazionali per testare la mia preparazione atletica e sono arrivato secondo quasi per scherzo. Da lì ci ho preso gusto e ho proseguito». Da quel giorno Alfieri ha inanellato una serie di grandi successi sino ad arrivare ai campionati mondiali. Merito anche del suo allenatore nonché presidente del Centro sportivo giovanile, Santo Mineo, professionista di grande esperienza nel mondo dell'atletica leggera. «L'emozione è nata da lontano quando due anni fa ad Eraclea ha vinto tre titoli mondiali e due medaglie d'argento facendo salire l'Italia su uno dei gradini del podio. Poi, dopo due anni di fermo, abbiamo vinto i campionati italiani conquistando tutte e quattro le gare, poi gli europei e infine i mondiali. Non è stato facile perché i costi sono quelli che sono, come società abbiamo coperto per quanto era nelle nostre possibilità. C'è stato qualche piccolissimo sponsor ma poi abbiamo dovuto fare da soli. Certo, vederlo sul gradino più alto del podio e pensare "quello è un mio atleta" mi riempie di orgoglio. Però questa Calabria si dovrebbe pure svegliare e dare a questi figli che la portano in giro per il modo una mando d'aiuto».

Il segretario della Libertas Calabria, Raoul Elia, oltre all'emozione per il grande successo conquistato da Alfieri, ha posto l'accento sulla mancanza di strutture sportive: «Molte discipline dell'atletica leggera non possono essere praticate perché mancano gli impianti idonei. Innanzitutto c'è bisogno di una pista omologata perché nel territorio non ne esistono. Per svolgere le prove regionali bisogna andare a Reggio Calabria dove c'è l'unico impianto omologato di tutta la regione. A Catanzaro esistono due piste di atletica ma nessuna delle due è omologata per la federazione italiana. Poi hanno anche bisogno di alcuni lavori perché nel tempo c'è stata un po' di incuria per cui la pista non è in grado di reggere un campionato regionale. Per cui la nostra richiesta agli enti locali è quella di guardare con un po' di attenzione il modo dell'atletica e cercare, dove possibile, di potenziare gli impianti esistenti anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla comunità europea».

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