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Viaggio tra mito e storia nella stupenda Chianalea. E l’estate e’ alle porte… VIDEO | FOTO

La Calabria è una regione ricca di luoghi davvero magici. Tra mare, montagna, collina. Un territorio dalle mille poliedricità che affascina il visitatore nelle sue variegate molteplicità. Ma c'è un posto, un borgo marinaro che davvero ti lascia senza fiato, un luogo in cui mito e storia viaggiano a braccetto, un luogo in cui immergersi alla ricerca di un'esperienza unica. Stiamo parlando del borgo marinaro di Chianalea, frazione di Scilla, villaggio di pescatori dal fascino incommensurabile.

Esperienza unica

L’incontro con Chianalea (o Piana delle Galee, dal nome di un’antica imbarcazione) è un’esperienza emozionale che il visitatore non può farsi mancare. Un viaggio tra storia e mito, tra antiche tradizioni e sensazioni nuove, tra bellezza immortale e testimonianze ancora vivide. Come quelle che si incontrano percorrendo la via principale, continuamente interrotta ai lati dalle strette e caratteristiche viuzze che aprono squarci di impareggiabile impatto paesaggistico tra le abitazioni, alcune delle quali risalenti anche al 1600, addossate le une alle altre.

L'estate alle porte

C'è voglia di ripartenza, c'è voglia di ritornare a vivere e respirare il profumo di libertà dopo il lungo periodo di chiusure dovuto alla pandemia. Chianalea freme e guarda all'estate con fiducia: l'arrivo della zona bianca e la stagione che inizia ufficialmente lunedì possono essere l'inizio di un nuovo cammino. In questo momento il borgo è ancora semideserto nei giorni feriali della settimana e si inizia a ripopolare nel fine settimana con l'avvento di tanti turisti provenienti in questo momento (solo) dai confini provinciali e regionali. Ma c'è fiducia negli operatori commerciali, in chi si adopera nel mondo della ricettività e della ristorazione. Basta solo attendere ancora qualche giorno e poi Chianalea è pronta a ripopolarsi.

Cosa vedere e cosa degustare

Il mare che si infrange sugli scogli. Panorami mozzafiato tra la Sicilia da un lato e lo sguardo proiettato nel cuore della Costa Viola fino a Capo Vaticano. Nei luoghi che Ulisse attraversò con i suoi fidi compagni prima di incontrare Cariddi e in cui la ninfa Scilla fece innamorare il dio marino metà uomo e metà pesce di nome Glauco scatenando le ire di Circe che la trasformò in una creatura mostruosa con sei teste di cani rabbiosi e ringhianti, si scorge tutta la magia di un luogo in cui è possibile anche ovviamente degustare i prodotti tipici del posto: su tutti il pesce spada e le specialità marinare della Costa Viola. L'offerta culinaria è davvero ampia e rivolta ad ogni tipo di palato ed esigenze: dai menu gourmet, alle proposte della tradizione, fino ai gustosi pub in cui è possibile assaggiare piatti davvero innovativi, tra cui l'ormai celebre panino con il pesce spada. E che dire degli aperitivi da degustare in pieno relax al tramonto in questo lembo di terra che guarda al Mediterraneo.

Le voci dei protagonisti

Ci sono tre graziose italo-tedesche (tutte originarie della Calabria), ci sono gli operatori turistici (molti locali sono ancora chiusi, ma c'è chi ha aperto le proprie attività da tempo), c'è una guida turistica, Pia, in attesa di poter lavorare a pieno regime quando i turisti arriveranno nel borgo marinaro. C'è una coppia di turisti torinese rimasta ammaliata dagli incantevoli paesaggi di Calabria, dall'accoglienza e dall'ospitalità dei calabresi e dalla buona cucina. C'è infine Martina, giovane ristoratrice che esprime convinzione ed ottimismo in vista dell'estate.

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