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Assembramenti e niente mascherine: polemica sul ballo della tarantella di Jole Santelli

Un ballo in una stanza piena di persone prive di mascherina e senza distanziamento sociale. Le immagini del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, immortalata in un video mentre balla la tarantella a San Giovanni in Fiore per festeggiare la vittoria della sua candidata a sindaco, hanno scatenato una polemica. Qualcuno ha ripreso la scena e l’ha diffusa.

L’opposizione accusa ora la governatrice di violare le norme da lei stessa emanate. La Calabria è infatti fra le prime Regioni ad avere adottato l’obbligo di portare la mascherina anche all’aperto dopo essere stata fra le prime ad autorizzare bar e ristoranti ad accogliere i clienti, dopo il lockdown, all’aperto. Il Meetup del centro del Cosentino scrive oggi ai parlamentari Cinquestelle, annunciando la presentazione di un esposto in procura e invitandoli a firmarlo.

«Il Meetup delle Origini - si legge in un comunicato - dopo aver appreso dalla stampa locale quanto avvenuto durante i festeggiamenti a San Giovanni in Fiore (CS) nei quali, tra gli altri, si faceva notare per la sua attiva partecipazione la Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, ha ritenuto opportuno sollecitare i propri portavoce a presentare un esposto in Procura. Riteniamo infatti- è scritto - che, pur nella legittima soddisfazione del successo elettorale ottenuto, sia gravissimo l’esempio dato dalla Presidente della Regione, unitamente ad alcuni Sindaci e consiglieri comunali, soprattutto in considerazione del fatto che sia stata proprio la Santelli ad emanare ordinanze che vietano assembramenti imponendo l’uso obbligatorio dei dispositivi anti contagio. Chi siede nelle istituzioni deve dare il buon esempio e non disattendere in modo plateale provvedimenti da essa stessa emanati».

Dal canto loro, i parlamentari grillini Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela dichiarano: «Qualcuno dica a Jole Santelli che le norme si rispettano, che gli esempi contano e che non si possono adottare ordinanze contro il Covid, se la prima a violarle platealmente è proprio la stessa presidente della Calabria, alla prima occasione di festa collettiva. Ha fatto il giro dell’Italia la tarantella della presidente Santelli durante i festeggiamenti per l’elezione di Rosaria Succurro a sindaco di San Giovanni in Fiore. La scena mostra l’ennesima inquietante trasgressione, in primo luogo da parte della presidente, di ogni norma e misura di sicurezza volta a prevenire l’epidemia. Soprattutto, la Santelli - rimarcano i 5 Stelle - ha dimostrato di fare volentieri a meno delle stesse disposizioni di sicurezza che, con recente ordinanza, ha stabilito a tutela della salute dei calabresi».

«Questo, secondo i parlamentari, è inaccettabile, assurdo e fa passare un messaggio terribile, cioè che il potere può tutto e che non esiste alcun problema di diffusione del Covid, come se i contagi non fossero in aumento e come se le regole non valessero per chi comanda. Santelli - concludono - riconosca il suo gravissimo errore, porga le sue scuse a tutti i calabresi, non ripeta simili azioni e si accerti che in quella festa non vi siano stati contagi. Ci riserviamo di presentare un esposto alle autorità di competenza».

Il gruppo regionale dei Democratici e Progressisti commenta: «Dopo la minaccia dell’uso dell’Esercito per vigilare sulle regole e 'il liberi tutti, perchè in Calabria il solo il rischio è quello d’ingrassare' - avevamo salutato positivamente il decreto 68 della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che imponeva l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina anche all’aperto. Poi di colpo - osservano i consiglieri 'Dp' - abbiamo visto, tutti, i filmati trasmessi dalle reti televisive in cui la presidente della Regione Calabria, Santelli, per festeggiare l’espugnazione del fortino rosso di San Giovani in Fiore, lasciato senza alcuna difesa, si libera, in un ristretto spazio chiuso, dove, accalcate, stazionavano centinaia di persone, in grandissima parte prive di mascherine, in un tripudio di salti al ritmo della tarantella». Il gruppo regionale dei Democratici Progressisti evidenzia che «smentire platealmente, o deridere lo stesso dispositivo emesso da chi lo emana, ci dice lo stato di sbandamento di chi governa e di nessuna presa di coscienza circa la gravità emergenziale sanitaria che sta attraversando la Calabria».

Per Gianluca Cuda, segretario della federazione del Pd di Catanzaro «le immagini della Presidente della Regione Calabria che 'tarantella' appassionatamente in quel di San Giovanni in Fiore nel cuore della notte silana lascia sgomenti, senza fiato, increduli e atterrisce. L’immagine di una politica ballerina, frivola, a dir poco parolaia e irriverente - aggiunge - che non rispetta innanzitutto se stessa (ricordiamoci che sono a firma della nostra Presidente di Regione le ordinanze che vietano, impongono, limitano) e in secondo ordine, non meno importante, gli altri, ci fa rabbrividire e riflettere».

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