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Berlusconi a Tropea per le regionali e la battutaccia sulla Santelli

Silvio Berlusconi arriva con abbondante ritardo a Tropea, quasi un’ora e tre quarti rispetto all’orario indicato. Ma nonostante tutto, in piazza Cannone ad attenderlo ci sono persone di tutte le età: anziani, padri di famiglia, tanti giovani, tante donne. C’è, ovviamente, anche l’imponente apparato regionale del partito a sostenerlo. Dal senatore vibonese Giuseppe Mangialavori arrivato nella Perla del Tirreno insieme alla candidata Jole Santelli ed allo stesso Berlusconi, fino ad arrivare ad altri numerosi esponenti nazionali, regionali e locali di Forza Italia.

"Tropea è la città più bella della Calabria – ha esordito l’ex presidente del consiglio – e ad essa mi legano stupendi ricordi di quando ero giovane quando venivo in questi luoghi nel fine settimana e dai quali me ne ritornavo incantato a Milano. Tropea può e deve ambire al traguardo di capitale italiana della cultura e lavoreremo per farlo". Poi presentando la Santelli ha ironicamente affermato: "Una donna dalla profonda intelligenza che conosco da 26 anni, ma nonostante tutto non me l’ha mai data".

Berlusconi ha poi imperniato il suo intervento sull’importanza delle prossime elezioni regionali e sulla ricaduta sul governo nazionale: "Vincere qui in Calabria ed in Emilia Romagna significa dare una spallata al governo della sinistra. Anche D’Alema nel 2000, dopo aver perso le regionali, si dimise e diede via libera alla nostra vittoria. Sarebbe una grave mancanza di democrazia perché il centrodestra è maggioranza nel paese". Prima di risalire in macchina ed avviarsi verso il porto di Tropea ha dialogato con qualche simpatizzante ed ha sorpreso un po’ tutti affermando: "Tropea come Portofino? Sono pronto ad investirci io subito".

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