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Regionali, Salvini: "In Calabria c'è tanto da fare". A Rende striscioni di contestazione

«Il 26 gennaio sarà una giornata di festa e di liberazione per le due Reggio, Reggio Calabria e Reggio Emilia, nel nome del lavoro, del futuro, del progresso e dei diritti e della lotta senza quartiere alla ‘ndrangheta, che è merda con 3 ‘m’, a Reggio Calabria come a Reggio Emilia, come in tutta Italia».

Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in un video sulla sua pagina facebook registrato nella sala di attesa dell’aeroporto milanese di Linate in attesa di partire per la Calabria dove oggi avrà tre appuntamenti a Rende, Botricello e Crotone.

«Qualcun altro, evidentemente, ci ha convissuto, ha fatto finta di niente, sia in Emilia che in Calabria, per troppi anni. Noi invece vediamo di usare la ruspa, le maniere dure con certa gente che non merita niente.  In Calabria – aggiunge Salvini – c’è tanto da fare. Penso alla statale 106, alla disoccupazione giovanile, alle imprese agricole e penso alla lotta alla mafia, alla camorra e alla ‘ndrangheta, quartiere per quartiere, con le buone o le cattive maniere».

Striscioni di contestazione sono stati esposti su un palazzo di Rende e nelle vicinanze del luogo dove il leader della Lega parteciperà tra poco ad un incontro con gli agricoltori promosso da Coldiretti in vista delle elezioni regionali in programma il 26 gennaio. Sullo striscione appeso al palazzo, sono riportate le date di precedenti visite in Calabria di Salvini accompagnate dalle frasi «t'amu stutatu (spento, ndr)», «ti si ammucciatu (nascosto, ndr)» e «Rende non t'amu».

Nelle vicinanze del luogo dell’incontro un gruppo di ragazzi del movimento «Stutamuli tutti» hanno esposto lo striscione con la scritta «Dai Salvini non nasce niente, dal letame nascono i fiori». La situazione è comunque tranquilla e non sono segnalati problemi di ordine pubblico.

«La nostra forza è la compattezza. Se qualcuno è malato di protagonismo può andarsene», ha detto Salvini in relazione ai malumori che ci sono in ambienti della Lega della Calabria per la gestione del partito nella regione, affidata ad un commissario, Cristian Invernizzi.

«Ho conosciuto un altro Movimento 5 Stelle, più serio e leale. Scegliendo il Pd e la poltrona hanno tradito e perdono un pezzo al giorno. Però chiedete a Grillo e Di Maio. Mi sembrano verso la fine. In Calabria ed Emilia Romagna se prendono il 5% è un miracolo».

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