La mobilitazione non arretrerà fino a quando non avremo risposte concrete sul futuro di questo presidio sanitario. E, al riguardo, siamo pronti ad andare anche a Roma».
Non si ferma la mobilitazione del comitato civico “19 febbraio” a tutela dell’ospedale “Maria Pia di Savoia” di Oppido Mamertina. Siamo stati nella cittadina pre-aspromontana dove oltre duecento persone hanno rinnovato l’impegno a sostegno di un percorso «che è di tutta la collettività, al di fuori delle appartenenze politiche».
Presente anche il parroco don Giuseppe Papalia, uno dei grandi sostenitori della protesta per il diritto alla sanità. Nello spiazzo antistante il nosocomio sono state numerose le testimonianze di cittadini del comprensorio. «Da oltre due mesi siamo qui per rivendicare un diritto che dovrebbe essere garantito e che non può essere negato ad oltre 20 mila cittadini di questa area disagiata». Secondo Margherita Mazzeo, portavoce del comitato, la priorità è «attivare la risposta sanitaria alle emergenze-urgenze, tenendo conto della realtà oppidese e dei diversi comuni del circondario». Un orizzonte ribadito da un altro referente del “19 febbraio”, Mariano Mazzullo, che nel suo intervento ha ricordato le criticità del sistema viario.
L'obiettivo: riconoscere Oppido come ospedale di montagna
Attualmente, all’interno della struttura è attiva l’unità di lungodegenza, mentre per la riattivazione della radiologia sarebbe questione di ore. Secondo il piano di riorganizzazione della rete territoriale formulato dall’Asp, a Oppido dovrà nascere un ospedale di comunità. Una soluzione che tuttavia non convince i cittadini. L’ambizione è, evidentemente, un’altra: il riconoscimento dell’ospedale di montagna. Una scelta che spetta al presidente della Regione Roberto Occhiuto e che consentirebbe di ridare centralità alle prestazioni fornite dal nosocomio, conferendogli celerità e sostanza nella risposta medica.
Il rischio incidenti nelle strade colabrodo
Ad inizio aprile, un incidente stradale aveva richiesto l’intervento di due autoambulanze: un episodio che, per la sua dinamica e i presunti ritardi, ha generato ulteriori polemiche. Il decreto del governatore sulla riorganizzazione ospedaliera è atteso a breve e dovrebbe contenere novità per diverse realtà calabresi. Tra queste potrebbe esserci Oppido.
I rappresentanti politici del territorio ci credono e attendono sviluppi dalla Regione
Nel frattempo, sul fronte istituzionale restano aperti diversi canali di dialogo. Tra questi, quello avviato dal sindaco Bruno Barillaro, che ha ribadito il suo impegno costante affinché si arrivi in tempi ragionevoli a risposte positive per il “Maria Pia di Savoia”. O quello del consigliere regionale Domenico Giannetta, che solo qualche giorno fa ha svolto un sopralluogo per la realizzazione dell’elisoccorso nei pressi dell’ospedale cittadino. Fotogrammi di un percorso che adesso attende un riscontro dalla Regione.
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