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Oppido Mamertina, la battaglia per la sanità va avanti: la rabbia dei cittadini VIDEO

Un vasto territorio spogliato dei diritti fondamentali, quello alla Salute in questo caso. La pacifica e civica protesta è partita dal basso ad Oppido Mamertina e non intende fermarsi. Da punto di riferimento sanitario di un ampio e popoloso comprensorio, con un ospedale che aveva tanti posti letto in passato, oggi il nosocomio di Oppido praticamente non c'è. Restano le mura, qualche servizio (comunque non legato all'emergenza urgenza), un pronto soccorso chiuso definitivamente la scorsa estate e accanto all'ospedale uno dei tanti ecomostri calabresi: l'edificio che doveva essere il nuovo ospedale di Oppido e che invece oggi qualcuno ripropone di provare ad usare come punto e pista di elisoccorso.

Da oltre due mesi il comitato 19 febbraio rivendica il diritto alla salute. Centinaia di persone (anziani, adulti, giovani) stanno presidiando l'ospedale di Oppido giorno e notte. Il territorio pre-aspromontano soffre... per potersi curare l'ospedale più vicino è quello di Polistena dove per arrivare bisogna incunearsi tra tornanti, strade impervie spesso con un manto stradale colabrodo e con l'attraversamento di tanti paesi.

La gente di Oppido rivuole i servizi che aveva un tempo e attende risposte dalla Regione. Insieme al nostro corrispondente Antonino Raso abbiamo raccolto numerose voci: il sindaco Bruno Barillaro, don Giuseppe Papalia, semplici cittadini e il presidente del Comitato 19 febbraio Margherita Mazzeo.

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