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Erosione costiera nel Reggino (Bocale e Cannitello): questioni irrisolte e speranze future VIDEO

Il tema dell'erosione costiera è ancora oggetto della nostra rubrica Labirinto Calabria. Dopo avervi raccontato la situazione odierna del tratto costiero tra Falerna e Nicotera Marina, oggi andiamo ancora più a Sud e ci spostiamo a Reggio Calabria nella periferia Sud della città tra Bocale e Pellaro. Un luogo dal paesaggio mozzafiato, laddove lo Stretto sta per terminare e con vista sull'Etna innevato, un luogo, uno dei pochi al mondo, attraversato dal 38esimo parallelo. Qui negli ultimi 15 anni è accaduto di tutto: le mareggiate che hanno portato via la spiaggia, le associazioni e i cittadini che si sono messi in moto per salvaguardare questa parte di litorale così importante. Interventi fatti, ma senza mai la necessaria continuità ed organicità. E allora tante risorse spese (siamo ad oltre 20 milioni), ma con il pericolo sempre dietro l'angolo. Ne parliamo con chi è coinvolto direttamente come l'imprenditore balneare Antonello Riggio e con chi si batte da anni per la risoluzione definitiva del problema, Concetta Romeo presidente della Pro Loco Reggio Sud. Insieme a Concetta Romeo ci spostiamo poco più a Nord verso Punta Pellaro dove le barriere soffolte immesse negli ultimi anni hanno riportato metri di spiaggia, ma poco più avanti invece ci sono solo i massi posti a tutela delle case. Ed eccoci arrivati a Punta Pellaro, una vera e propria oasi naturalistica, ricca di biodiversità. Un luogo meraviglioso che, senza interventi mirati e risolutivi, è anch'esso messo a serio rischio dall'erosione costiera.

"I pennelli di protezione sbriciolati come un grissino"

Antonello Riggio: "Reclamiamo la possibilità di ripascere i pennelli e riprendere il progetto. Servono le risorse ed un tempestivo intervento senza far passare altri dieci anni. Se i lavori sono fatti bene, così come è accaduto nel pennello più a Sud, si riesce a recuperare la spiaggia. Mentre nella nostra zona i pennelli si sono sbriciolati come un grissino. Poi - aggiunge - c'è da aggiungere che qui la qualità dell'acqua è eccellente e c'è l'aspetto legato all'aria che si respira e quelle particelle piccole di acqua che sono un toccasana per i bambini e gli anziani.

Concetta Romeo: "Negli anni abbiamo sempre fatto appelli a tutti gli enti per risolvere questa problematica atavica risalente al 2011. La difficoltà vista in tutti questi anni è stata la continuità: il primo progetto prevedeva dei pennelli e delle soffolte salvaguardando la spiaggia che veniva dopo. Ma ci sono state delle interruzioni nel corso degli anni, opere che sono ripartite e realizzate e piano piano alcuni risultati si vedono, ma per esempio all'altezza dello stabilimento Coca Cola non c'è più spiaggia come lo era qui 12 anni fa. La nostra preoccupazione è legata anche all'area di Punta Pellaro, oasi naturalistica, che è messa a rischio. Noi continueremo a fare questi appelli: ci vogliono opere e ci voglio controlli".

L'indotto economico

Ma l'erosione costiera è un fenomeno che incide fortemente in negativo sul tessuto economico del territorio: "Qui - sottolinea la Romeo - c'era un indotto economico per tutti. Sono venute meno diverse attività balneari, solo quatto su questo litorale da Bocale a Punta Pellaro. Un mancanza importante di posti di lavoro in tutta la filiera balneare di Bocale"

Da Bocale a Cannitello

Ma il nostro viaggio prosegue ancora e allora ci incamminiamo verso Nord e arriviamo a Cannitello, borgo storico del comune di Villa San Giovanni. Qui in riva allo Stretto sono iniziati degli importanti lavori di ripascimento con l'obiettivo di frenare il fenomeno erosivo che ha colpito fortemente il paese negli ultimi anni.

Ripascimento a Cannitello, avviato il cantiere del torrente Zagarella (Giusy Ciprioti)

Partito il cantiere del ripascimento della spiaggia di Cannitello: 400 mila euro per tamponare una situazione di grave emergenza che l’abitato vive da anni, con alcune case oggetto di ordinanza di parziale inagibilità del commissario prefettizio Oteri nel 2022 . «Dopo la firma della convenzione con la Regione Calabria, da ottobre è stata una corsa contro il tempo per mettere a frutto il finanziamento regionale e dare serenità alla comunità sul fronte erosione». Così il sindaco Giusy Caminiti, giunta e maggioranza che ricordano l’approvazione del progetto esecutivo il 5 dicembre, e poi «la gara ad evidenza pubblica per gli “Interventi di ripristino e ricarica di opere idraulico-marittime esistenti”, di cui il Comune è ente committente e la cui copertura finanziaria s’inquadra nel Fondo regionale di sviluppo e coesione 2014-2020 e 2021-2027». «L’intervento in atto è quello sul torrente Zagarella per mettere in sicurezza le abitazioni a sud dello stesso e calibrato sulla base dell’apporto di tecnici, ingegneri, professori universitari, preliminare al successivo progetto di protezione dell’intera fascia costiera, cui già si sta lavorando. Si va verso un ripascimento annuale e programmato e non più d’urgenza, per una costa “libera” e non barriere insopportabili da Porticello a Pezzo».

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