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Smantellato un traffico di sostanze dopanti, indagine anche a Reggio

Tre arresti, 12 denunce e 38 perquisizioni su tutto il territorio nazionale per traffico di sostanze dopanti. È il frutto dell'indagine diretta dalla Procura di Torino e portata avanti dai Nas che ha riguardato anche la Calabria.

“Davide e Golia”

L’operazione denominata “Davide & Golia” è scattata all’alba di ieri e si è sviluppata nell’ambito delle province di Alessandria, Arezzo, Avellino, Brescia, Catania, Cuneo, Frosinone, Imperia, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Vercelli e Verona,  interessando tutti i Nas competenti per i rispettivi territori e i locali Comandi provinciali dell’Arma territoriale, ha consentito di disarticolare un consolidato sistema finalizzato al traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti, anche a effetto stupefacente, operativo in tutto il territorio nazionale e con legami commerciali anche all’estero.

Origine dell'inchiesta

Le indagini sono state avviate nel 2019 a seguito di un sequestro di farmaci anabolizzanti (steroidi a base di oxandrolone, stanozololo e metenolone) rinvenuti in possesso di un soggetto gravitante nel mondo del culturismo, impiegati dallo stesso in funzione di alcuni concorsi agonistici del settore. Il gip, condividendo l’impianto investigativo delineato dalla Procura di Torino che ha diretto i militari del Nas, ha ritenuto sussistenti nei confronti dei 3 principali indagati – figure cardine del traffico illecito – i reati ipotizzati di«utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti ed esercizio abusivo della professione medica».

Dall’inizio dell’attività d’indagine sono complessivamente 26 le persone indagate a vario titolo per i medesimi reati ma anche per aver commercializzato tali sostanze e per aver esercitato senza averne titolo la professione medica prescrivendo programmi alimentari e terapie mediche a numerosi atleti.

Il sequestro

Ingenti le sostanze requisite nel corso delle indagini e nell’ambito dell’operazione odierna:

  • 58 confezioni;
  • 210 fiale;
  • 1722 compresse;
  • 13 blister;
  • 51 dispositivi per l’inoculamento,

tutte particolarmente dannose per la salute - sia sotto il profilo medico per la capacità di alterare i regolari processi biologici dell’organismo, sia sotto il profilo psicologico - e dal cui commercio è stato quantificato un ricavo netto di circa 15mila euro annui per ciascuno dei tre soggetti sottoposti agli arresti domiciliari.

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