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Ritorno a scuola a Catanzaro, le perplessità della preside dell'istituto Patari-Rodari

Nel tardo pomeriggio di sabato si è concluso l’incontro tra associazioni “Genitori in Rete” e “La Forza Siamo Noi” con il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo. Un incontro definito dalle parti come positivo e collaborativo, speditamente orientato verso la riapertura in totale sicurezza degli istituti scolastici fortemente voluta dalle associazioni e condivisa dallo stesso Abramo.

Ma che l’orientamento alla riapertura fosse capace di mettere d’accordo tutti era mera utopia: alle voci di altri genitori che in settimana hanno più volte manifestato pubblicamente le proprie perplessità sul ritorno tra i banchi, nella serata di sabato si è aggiunta anche quella della dirigente dell’Istituto Comprensivo “Patari-Rodari” di Catanzaro Anna Maria Rotella.

Attraverso un video condiviso sui social network e che rapidamente sta circolando sui cellulari dei genitori, la dirigente ha espresso una posizione critica nei confronti delle rassicurazioni ricevute dal sindaco Abramo: «Ci sono state date delle rassicurazioni in merito alla riapertura in sicurezza delle scuole, rassicurazioni che si condensano nella figura di un infermiere scolastico che dovrà effettuare una sorta di collegamento tra l’individuazione dei casi scolastici e il dipartimento di prevenzione».

«Noi dirigenti scolastici prendiamo atto di questa decisione, ma con delle perplessità – ha detto rivolgendosi direttamente alle famiglie -: abbiamo espresso al sindaco le nostre paure che nascono dal continuo incremento dei contagi e delle vittime, dal fatto che addirittura il Ministero della Salute abbia dichiarato la Calabria “non valutabile”. Le autorità hanno voluto comunque rimanere nella loro valutazione di aprire le scuole perché queste possono aprire in sicurezza grazie alla figura di questo ipotetico infermiere. Ne prendiamo atto e lunedì riapriremo, siamo pronti, ma spero vivamente che anche gli altri partner istituzionali lo siano altrettanto. Sarà mia cura vigilare affinché queste promesse fatte trovino riscontro nella realtà e sarà mia cura denunciare ogni piccola défaillance che potrà mettere in discussione la sicurezza e la salute degli operatori scolastici, degli studenti e delle famiglie. Non abbassiamo la guardia».

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