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Anna Barbaro ed Enza Petrilli, alla scoperta delle due ragazze d'argento alle Paralimpiadi FOTO | VIDEO

Sono entrambe della provincia di Reggio Calabria, una nata nel 1985, l'altra nel 1990. Ma sono accomunate dal fatto di aver conseguito un risultato straordinario che va oltre il mero significato del valore sportivo.

Tra fine agosto ed inizio settembre Anna Barbaro da Pellaro ed Enza Petrilli da Taurianova ci hanno trasmesso emozioni uniche. Solari, determinate, vogliose di lottare e dire la loro attraverso lo sport ed il sociale. Crederci sempre è il loro motto e la loro incommensurabile forza di volontà le ha portate a conseguire due meravigliose, magiche, medaglie d'argento.

Anna Barbaro nel triathlon, Enza Petrilli nel tiro con l'arco. La prima, insieme alla sua guida Charlotte Bonin, autrice di un cammino fantastico con l'argento arrivato il 28 agosto. La seconda, che neanche avrebbe dovuto esserci a Tokyo, ha sfiorato il colpaccio ed un oro memorabile: davanti a lei solamente la fortissima campionessa iraniana Zahra Nemati.

Per entrambe questi sono giorni di relativa calma: entrambe sono tornate ad allenarsi a Reggio e Cinquefrondi e tra poco inizieranno a fare sul serio in vista delle importanti competizioni che le attendono. Per entrambe ci sono in programma i Mondiali.

Dalla loro voce traspare un messaggio di speranza, traspare quella voglia di vivere e di lottare, di non dare mai nulla per scontato, di provarci sempre con dedizione e sacrificio, con umiltà e grinta. Proprio come hanno fatto loro a Tokyo.

Al loro ritorno in Italia ed in Calabria hanno ricevuto gli abbracci ed il plauso di familiari, amici ed istituzioni. La loro medaglia può rappresentare un'ulteriore segno di crescita a tutti i livelli: in questo senso lo sport può solo essere la valvola di sfogo per poter investire in un riscatto sociale di questa martoriata terra.

Anna ed Enza ci provano lavorando quotidianamente, con i loro progetti e loro idee. Ad esempio a Cinquefrondi, campo di allenamento della Petrilli, ci sono alcuni ragazzini che si cimentano nel tiro con l'arco grazie all'iniziativa dell'Aida Onlus della quale la Petrilli è vicepresidente (i membri restanti sono il presidente Annalisa Insardà, segretario Alessandro Albanese, dirigente responsabile Michelangelo Minutoli, consiglieri Nazzareno Insardà e Ferdinando Morabito). E proprio nel paese dell'entroterra della piana di Gioia Tauro, dalle parole pronunciate dal sindaco Michele Conia traspare la volontà di proseguire nel percorso intrapreso con l'auspicio che la medaglia di Enza Petrilli possa fare da traino.

Quel traino sul quale punta anche Anna Barbaro convinta che la medaglia sia un segno di incoraggiamento e reazione per la Calabria e per l'Italia.

Vittorie frutto di sacrifici personali e di tantissima determinazione. Anna ed Enza, esempi dai quali prendere spunto sempre per poter sorridere alla vita e guardare avanti sempre con energia.

 

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