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Mancuso: "I vini di Calabria e la loro storia millenaria protagonisti al Vinitaly"

«Alle cantine calabresi presenti nella più grande manifestazione di promozione del vino italiano a livello internazionale, esprimo gratitudine e riconoscenza, perchè contribuiscono allo sviluppo economico e alla valorizzazione dell’identità culturale millenaria dei nostri territori». L'ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, che ha visitato i tanti espositori vitivinicoli calabresi alla 55ma edizione di Vinitaly (più di 4 mila aziende e record di oltre mille buyer da 68 paesi) nel padiglione 12 della Calabria su un’area di oltre mille metri quadrati.

«Vedere e ascoltare - ha aggiunto - gli imprenditori calabresi del vino, le loro storie, la passione ed il coraggio con cui mandano avanti con successo le loro attività, è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Il vino calabrese e i suoi produttori dimostrano di essere capaci di catturare l’interesse dei mercati nazionali ed internazionali (oltre 10 milioni di bottiglie vendute) grazie a continui investimenti in tecnologia e innovazione puntando alla sostenibilità dei vigneti ed alla qualità delle produzioni». Per il presidente Mancuso: «La Regione continuerà a tutelare e ad agire per il potenziamento di un patrimonio di circa 350 vitigni autoctoni preservati nel tempo grazie all’isolamento delle aree interne, 12mila ettari di vigneti e una produzione di 400mila ettolitri di vino all’anno, di cui 75% rosso e rosato e 25% bianco».

Al Vinitaly vincono le bottiglie autoctone: il Cirò nella top 15 dei vini sovranisti che hanno aumentato di più le vendite nel 2022

Il Cirò, nelle varie declinazioni ed etichette, è nella top 15 dei vini  sovranisti che hanno aumentato di più le vendite nel 2022. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti che nel proprio stand al Vinitaly ha esposto le bottiglie dei 15 vini che in Italia sono cresciuti maggiormente nei consumi, sulla base dei dati Circana che evidenziano la svolta patriottica nel bicchiere. Insomma  - commenta Coldiretti – oltre all’apprezzamento ricevuto in generale sul costante miglioramento dei nostri vini, sia per qualità che per il confezionamento e la presentazione con packaging accattivanti che mettono insieme tradizione e modernità, viene promosso a pieni voti dal mercato e quindi dai cittadini-consumatori ma anche dalla ristorazione, sia il vino Cirò con i suoi vignaioli, ma anche un territorio che affonda le sue radici nella Magna Graecia. Un perfetto connubio che testimonia che il vino è ambasciatore di cultura e saperi e valorizza territori.  Un  successo dei vini autoctoni – continua Coldiretti – che è in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nell’ultimo anno fanno segnare in media una frenata del -1,8% in valore, secondo l’analisi Coldiretti su dati Circana.  “Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea – afferma Coldiretti Calabria commentando questa notizia positiva - dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima sublimazione, poichè il vino è un patrimonio del Made in Italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale contro allarmismi e campagne di paura che non hanno senso se si opta per un consumo responsabile e di qualità”.

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