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Il Natale e le tradizioni. Lucia Quattrocchi, la zampognara di Calabria FOTO | VIDEO

Lucia Quattrocchi, è un'insegnante di Religione nata in Campania ma che vive a Vibo da oltre 20 anni, è un appassionata di musica e diplomata al Conservatorio di Musica Torrefranca di Vibo. Da sei anni ha deciso di suonare la zampogna e lo fa sia a Vibo, ma anche nei paesini della provincia e anche in altri borghi della Calabria.

Amante delle tradizioni, ci racconta cosa significa suonare la zampogna e cosa rappresenta farlo soprattutto in questo periodo dell'anno la sera o al mattino presto durante la novena del Natale. L'abbiamo incontrato tra i vicoli di Maierato, insieme al pipitaro (il giovane Domenico Sorbara), ad alcuni cittadini e ai volontari della Protezione civile locale.

"Quando inizia l'inverno, le zampognare riprendono in mano le zampogne. Se le coccolano - ci racconta Lucia Quattrocchi - e le preparano per realizzare questo suono che è qualcosa di indescrivibile, di magico. Un suono che incanta i bambini, istilla dei ricordi ed è parte della componente identitaria del popolo calabrese. Con la mia famiglia sono qui da 23 anni e sono innamorata di questa terra che ha tanto da dare in termini di persone, di potenzialità, di risorse. Tra queste gli strumenti tradizionali che accompagnavano la vita dei calabresi anche fuori dalla chiesa ai matrimoni, ai battesimi. Lo strumento della zampogna è legato alla vita, è uno strumento che annuncia la nascita di Gesù, la nascita della speranza".

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