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Capistrano, famiglie e bambini festeggiano in onore di San Nicola di Bari

A Capistrano i festeggiamenti in onore del patrono San Nicola di Bari si sono conclusi, dopo la novena, nella chiesa madre gremita, con la celebrazione solenne di una santa messa serale che il parroco, Antonio Calafati, da anni, dedica alle famiglie, ai bambini e alle "fanciulle da marito".

La dedica trae origine dalla vita del santo, la cui statua comprende tre mele d’oro a simboleggiare  le borse di monete che il santo, segretamente, fece pervenire ad un padre, che, caduto in povertà, non aveva il denaro per sposare le tre figlie e che voleva avviare alla prostituzione; la tinozza con tre bimbi a simboneggiare quelli  resuscitati dal santo dopo che un malvagio macellaio aveva ucciso e deposto in salamoia per vendere la carne, divenendo per questi motivi protettore delle fanciulle e dei bambini.

San Nicola di Bari o di Myra (270 circa - 343) , nato in Turchia e rimasto giovane orfano di genitori benestanti, diede tutto ai poveri per dedicarsi a Gesù, divenendo sacerdote e poi vescovo di Myra. Fu imprigionato durante le persecuzioni di Diocleziano fu liberato dopo l’editto emanato nel 313 a Milano da Costantino (figlio di S. Elena) che riconobbe la libertà di culto ai cristiani.

La sua figura diede origine a quella di Babbo Natale, che, pur non essendo una tradizione cristiana, è conosciuta in tutto il mondo come colui che, vecchio barbuto e bonaccione, porta, a Natale, i doni ai bambini. E’ il santo più conosciuto e venerato nel mondo, sia da cristiani che da ortodossi.

Già in vita fu molto conosciuto per essere stato molto caritatevole e operato miracoli. Ancora in vita era tenuto in concetto di santità. Per questo, quando Myra, dove riposavano i suoi resti mortali, cadde in mano dei musulmani, marinai baresi riuscirono ad impossessarsi dello scheletro del Santo portatolo a Bari, donde  San Nicola di Bari. Altre reliquie si trovano a Venezia, anch’esse prelevate in Turchia da veneziani.

A conclusione della celebrazione della messa, allietata dal coro parrocchiale, il parroco ai piedi dell’altare maggiore ha consegnato a tutti i bambini, compresi i neonati portati in braccio dai genitori, un regalo “in nome di San Nicola di Bari”.

La devozione verso San Nicola di Bari si perde, in Capistrano, nella notte dei tempi, mentre la statua lignea policroma, di particolare pregio artistico, è stata realizzata nel 1846 dal maestro serrese Venanzio Pisani, di scuola napoletana.

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