Un angelo piangente accarezza con la mano il volto di Cristo morto, gli altri tre intorno a Gesù con in mano i segni della passione. E' sempre emozionante la “Naca”, la tradizionale processione del venerdì santo che si snoda tra le strade del centro storico di Catanzaro. Anche quest'anno migliaia di fedeli non sono voluti mancare al tradizionale appuntamento.
La processione è partita dalla Basilica dell'Immacolata (per poi farvi ritorno) con in testa i suonatori di tromba e tamburo. Poi le croci penitenziali portate a spalla da fedeli che avevano un voto da sciogliere attorniati da decine di figuranti in costume. Poi la Naca portata a spalla, come sempre, dai Vigili del fuoco del comando provinciale, l'arcivescovo di Catanzaro, Vincenzo Bertolone, con le autorità civili e militari. Poco più indietro, quasi non volesse vedere il figlio morto, l'Addolorata con il cuore trafitto dalle sette spade.
Infine, i fedeli che hanno recitato insieme al clero la Via Crucis. Sempre toccanti le bambine vestite da Addolorata, alcune con le braccia aperte, come la statua della Madonna. Tutti a percorrere un cammino di penitenza. Seguire il percorso per le viuzze del capoluogo è come inviare i propri peccati al Sepolcro per una nuova rinascita.
Fotogallery di Salvatore Monteverde
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