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La morte di Denise Galatà: le verità svelate dall’autopsia. S'indaga sulle misure di sicurezza

L’esame all’ospedale “Giannettasio”: fratture a una gamba e a un braccio e i polmoni pieni d’acqua per la sfortunata 18enne di Rizziconi

Un annegamento traumatico. Fratture a una gamba e a un braccio (ma non alla testa) e morte determinata da asfissia da annegamento: l’esame autoptico eseguito nell’obitorio dell’ospedale “Giannettasio” di Corigliano Rossano offre un primo quadro medico legale utile al procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio e al pm Simona Manera, per far luce sulla tragica fine di Denise Galatà, 18 anni, ingoiata dalle rapide del fiume Lao.

La studentessa di Rizziconi, ritrovata con i polmoni pieni d’acqua fluviale, presenterebbe lesioni riconducibili alla furia delle correnti e al contatto con arbusti e rocce impattati prima di impigliarsi su un tronco. Il corpo, infatti, è stato rinvenuto dai Vigili del fuoco incastrato sott’acqua a 60 metri dal punto in cui il gommone su cui viaggiava con i compagni di liceo s’è capovolto.
La diciottenne aveva perso il caschetto e la circostanza è oggetto degli approfondimenti investigativi disposti dal capo della magistratura inquirente della città del Pollino.

I dispositivi di sicurezza

Gli inquirenti, anche attraverso la nomina di esperti consulenti, pare intendano accertare se casco, muta e giubbotto, posti sotto sequestro insieme ai gommoni, fossero omologati e avessero il relativo certificato di idoneità e se, ancora, le taglie fatte indossare alla vittima risultassero confacenti pienamente alla corporatura di Denise. Perchè la ragazza ha perso il caschetto ? Era troppo largo oppure non adeguatamente allacciato? Domande per il momento senza risposta.
E sempre a proposito di sicurezza, i pubblici ministeri lavorano per verificare la prevedibilità dell’evento fatale considerando che il giorno della tragedia la Protezione civile aveva diffuso un bollettino segnalando lo stato di “allerta gialla”. Un bollettino riguardante le condizioni metereologiche nella zona che il sindaco di Laino Borgo (ora indagato) aveva trasmesso via Pec a tutte le strutture operanti nel settore sportivo e del rafting. Altrettanta attenzione della Procura viene riservata all’abilitazione delle guide turistiche messe a disposizione degli studenti-escursionisti.

L’analisi necroscopica

All’esame autoptico ha preso parte per la Procura il professore Biagio Solarino di Bari, mentre per il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, gli avvocati difensori Roberto Laghi e Lorenzo Laghi, hanno indicato e fatto partecipare quale consulente di parte il professore Giuseppe Maurelli di Castrovillari.
Al conferimento dell’incarico peritale sono stati presenti l’avvocato Carmela Macrì di Cinquefrondi, legale dei familiari di Denise Galatà e gli avvocati Angela Bellusci, Leonardo Fortunato in sostituzione dell’avv. Riccardo Rosa e Assunta Gioia, in difesa di alcuni degli altri indagati. I risultati ufficiali dell’autopsia si conosceranno entro 90 giorni. Questo il termine che ha chiesto il consulente della Procura per rassegnare ufficialmente le proprie conclusioni.

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