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Traffico di rifiuti, sequestro da 90 milioni e 18 arresti. Operazione anche in Calabria

Il sequestro di 90 milioni disposto dal gip di Milano nell’ambito dell’operazione in Lombardia, Piemonte e Calabria e in Germania su un traffico di rifiuti illeciti riguarda somme che per gli investigatori erano solitamente reinvestiti nello stesso traffico illecito di rifiuti ma anche in altre attività lecite tra cui l’acquisto di quote di una società di calcio (il Novara, in serie C).
L’operazione rientra nell’ambito di un "Action Day" coordinato da Eurojust per i profili internazionali, con il supporto di Europol, ed è condotta congiuntamente dal Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Milano e dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA) di Monaco di Baviera (Germania). Le indagini sono condotte dalla Procura di Milano, Monaco e Reggio Calabria. Creata una squadra investigativa comune per accertare reati in materia di traffico illeciti di rifiuti che in questo caso si è sviluppato in vari Paesi europei con un giro di false fatturazioni ed attività di riciclaggio.

Nel 2021 l'ex presidente del Novara intercettato in auto con 200mila euro in contanti

Oltre a Maurizio Rullo, che secondo quanto emerge dalla inchiesta della DDA e dei Carabinieri sarebbe «il capo, l’ideatore, il promotore e l’organizzatore» dell’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti ferrosi, nell’indagine è coinvolta una seconda persona che aveva avuto un ruolo di primo piano nel Novara Calcio spa dopo che lo stesso Rullo aveva rilevato la società dai precedenti proprietari. Si tratta di Marcello Cianci, napoletano di origine e residente nel milanese, che Rullo aveva inserito come presidente della società calcistica. Cianci si era poi dimesso nel febbraio 2021 dopo un episodio che aveva gettato per la prima volta un’ombra scura sul Novara Calcio.

Era stato infatti intercettato a Locri dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, mentre trasportava nella sua auto 200mila euro in contanti stipati in sacchetti di plastica da supermercato. Cianci era stato denunciato per ricettazione e l’intera somma di denaro era stata sequestrata. Cianci aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente, secondo la versione ufficiale allora comunicata dalla società, «per motivi di natura personale e professionale». Il Novara Calcio spa 1908, si era dichiarato «totalmente estranea ai fatti, i quali riguardano vicende strettamente personali e non legate al suo operato all’interno del club».

Viola, indagine internazionale

«È un’inchiesta che ha un profilo internazionale importante a conferma della dimensione multinazionale del fenomeno. Senza un’azione come quella che cerchiamo di porre in essere con il coordinamento della Procura nazionale non si possono contrastare fenomeni che ormai hanno questa dimensione e queste caratteristiche». Lo ha detto il procuratore di Milano Marcello Viola in merito all’inchiesta che stamattina ha portato a 18 arresti per traffico di rifiuti e riciclaggio. Si tratta di un’indagine coordinata in collegamento con la Procura di Reggio Calabria. Proprio in riva allo Stretto oggi Viola ha incontrato il procuratore reggino Giovanni Bombardieri assieme al procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. "Non entro nel dettaglio dell’operazione - ha aggiunto Viola - ma è un’indagine importante su temi peraltro legati all’economia che è una delle caratteristiche principali delle organizzazioni criminali al Nord e agli interessi economici su un terreno che riguarda la tutela dell’ambiente anche rispetto a fenomeni di infiltrazione pesanti». Per quanto riguarda, invece, l’incontro con il capo della Dna Melillo e con i pm di Reggio Calabria, Viola ha sottolineato come «la nostra presenza qui potrebbe diventare una prassi operativa comune». "Siamo qui - ha concluso il procuratore di Milano - per una riunione che avrà sicuramente carattere operativo con i colleghi di Reggio Calabria, consapevoli che agiamo su un fronte di contrasto comune alla grande criminalità organizzata che non è certo un fenomeno calabrese o siciliano. Io vengo dalla Sicilia, ma Milano e il Nord dell’Italia si confrontano quotidianamente con la presenza delle grandi organizzazioni criminali».

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