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'Ndrangheta, le mani su Mesoraca grazie al business del legname: 31 arresti. Indagato l'ex sindaco NOMI

Sono 31, in totale, le ordinanze cautelari, 27 sono finiti in carcere e i restanti 4 gli arresti domiciliari:, a vario titolo indagati per i delitti di associazione a delinquere di matrice mafiosa e altri reati

Ii Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, assieme a quelli del ROS e del NIPAAF di Cosenza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

In totale sono 31 le persone colpite dal provvedimento: per 27 è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per i restanti 4 gli arresti domiciliari. Disposto anche il sequestro preventivo di 12 società attive a Mesoraca, Petilia Policastro, San Giovanni in Fiore e Rogliano riconducibili agli indagati.

A vario titolo sono indagati per i delitti di associazione per delinquere di matrice mafiosa, concorso esterno nella stessa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, gestione illecite dei medesimi, associazione per delinquere finalizzata al traffico, alla produzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati, con l’aggravante di essere un’associazione armata.

L’operazione riguarda l’articolazione criminale denominata locale di ‘ndrangheta di Mesoraca.

Lo sfruttamento del patrimonio boschivo

Tra le 31 persone arrestate questa mattina dai carabinieri nell’operazione contro le cosche di Mesoraca, nel Crotonese, oltre ad esponenti storici della 'ndrina locale come Mario Donato Ferrazzo figura anche l’imprenditore del legname Carmine Serravalle, titolare della centrale a biomasse di Cutro che nel 2015 ha acquistato dal gruppo Marcegaglia. E tra i beni sequestrati oggi su disposizione della Procura distrettuale antimafia è annoverata anche la Serra Valle Energy, l’impresa sotto la cui denominazione ricade ora la centrale di Cutro.
Peraltro, come emerso da una indagine della Dda del 2020, la cosca Ferrazzo di Mesoraca avrebbe gestito in regime di monopolio il trasporto di legname dal porto di Crotone, dove veniva scaricato dalle navi, fino alla centrale di Cutro. Tra gli indagati (a piede libero) c'è anche l'ex sindaco di Mesoraca Armando Foresta.

In carcere:

1)Mario Donato Ferrazzo

2)Francesco Ferrazzo

3)Ernesto Ferrazzo

4)Kevin Ferrazzo

5)Trocino Francesco

6)Antonio Spadafora

7)Pasquale Spadafora

8)Carmine Serravalle (classe 1969)

9)Carmine  Serravalle (classe 1963)

10)Domenico  Serravalle (classe 1973)

11)Domenico  Serravalle (classe 1965)

12)Salvatore  Serravalle

13)Pietro Fontana

14)Giovanni Foresta

15)Domenico Grano

16)Giuseppe Grano

17)Salvatore Serrao

18)Rosario Piperno

19)Santo Fuoco

20)Luigi Mannarino

21)Francesco Manfreda

22)Antonio Manfreda

23)Vincenzo Mantia

24)Fortunato Matarise

25)Pierluca Pollizzi

26) Nicola Miletta

27) Francesco Serrao

Ai domiciliari:

1)Pasquale Sacchietta

2)Luigi Sacchietta

3)Andrea Sacchietta

4)Domenico Nicolazzi

I beni sequestrati:

• F.K.E. LEGNAMI srls di Mesoraca (KR)

• Società Agricola Boschiva SERRAVALLE Srl di Petilia Policastro (KR)

• SERRAVALLE LEGNAMI S.r.l. di Petilia Policastro (KR)

• SERRA VALLE ENERGY Sr.l di Petilia Policastro

• Industria boschiva SERRAVALLE Domenico S.r.l. di Mesoraca

• DGS LEGNAMI S r.l di Mesoraca

• SERRAVALLE DOMENICO di Mesoraca

• F.LLI SPADAFORA S.r.l. a San Giovanni in Fiore (CS)

• Industria boschiva SPADAFORA Pasquale di San Giovanni in Fiore (CS)

• SPADAFORA LEGNAMI Sr.l. a San Giovanni in Fiore (CS)

• EUROMERIDIANA S.r.l  di Rogliano (CS)

• SERRA VALLE CARMINE di Mesoraca

 

 

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