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Stretto di Messina, la "nuova" Iginia prende servizio. Il ministro Giovannini: "Prova dei nostri investimenti" FOTO

È arrivato il giorno dell’inaugurazione ufficiale, la nave “Iginia” si appresta a solcare lo specchio di mare tra la Sicilia e la Calabria.  In grande stile la cerimonia inaugurale a bordo della nave ormeggiata al molo Colapesce alla quale partecipano Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità Sostenibile, Vera Fiorani, amministratrice delegata e DG RFI, Giuseppe Marta, direttore navigazione RFI, Gaetano Armao, vicepresidente Regione Siciliana e Leonardo Santoro, commissario straordinario del Comune di Messina.

La presentazione a Vera Fiorani, ad Rfi: “È la quarta nave della flotta di Rfi che assicura il trasporto dei treni nello Stretto. Sostituisce la precedente Iginia, che ha navigato per 44 anni. Non a caso nel salone è custodita una campana della vecchia nave, come segno di continuità. Iginia nome greco che evoca prosperità, oggi sostenibilità in chiave moderna. Sono previsti altri interventi, con un piano che include la costruzione di una quinta nave traghetto ferroviaria e la sostituzione di tre navi veloci con altrettante moderne e green. In itinere anche l’ammodernamento delle Stazioni di Messina, Reggio e Villa. Tornando a Iginia è una nave che unisce, che collega”.

Leonardo Santoro ha invece sottolineato come questa “nave, che rappresenta un legame di connessione nello Stretto, si trova nel porto più antico del Mediterraneo, una nave senza il suo equipaggio è solo acciaio e motori. Si spera che il potenziamento vada avanti, anche perché le imbarcazioni contribuiscono a rendere vicine le due sponde dalle cesura del mare”.

L'assessore Armao ha evidenziato come “la Regione Sicilia è a fianco delle istituzioni statali per fare crescere questa splendida città. Messina merita intelligenze, sforzi e cultura, proprio come Antonio Martino. E oggi questo nuovo elemento di collegamento è un passaggio importante. Ma chiediamo adesso un collegamento strutturale. L’insularità ci costa 6 miliardi di euro l’anno, ed è un costo occulto”.

Parole decise dal ministro Enrico Giovannini: “È veramente un buongiorno nonostante la guerra, i lutti e il dramma collettivo. È un buongiorno perché nella chiglia porta la storia e anche per il suo nome. La nave è testimonianza della transazione ecologica, oggi c’è la prova degli investimenti dell’attraversamento dinamico dello Stretto: 7 miliardi per la Sicilia e altri 7 per la Calabria. Possiamo fare anche molto di più, per questo è fondamentale la collaborazione istituzionale. Il tema Ponte va affrontato in tutte le sue dimensioni, non solo in chiave ideologica”.

Le caratteristiche tecniche

La nuova nave di tipo Ro-Ro monodirezionale,  è adibita al trasporto di carrozze e carri ferroviari, passeggeri e mezzi gommati.  Lunga 147 metri, larga 19 metri e con una portata di 2.500 tonnellate, viaggerà ad una velocità di 18 nodi e vanterà caratteristiche tecnologiche, funzionali e prestazionali altamente avanzate. E’ stata commissionata da Rfi all'Associazione temporanea di imprese composta da T. Mariotti e da San Giorgio del Porto, che si è aggiudicata la gara europea. L'investimento complessivo si attesta su 57 milioni di euro.

Operazioni preliminari all’entrata in servizio

La nuova “Iginia” è arrivata a Messina lo scorso 6 novembre. Quindi è stata sottoposta a una lunga trafila tecnico- amministrativa come le ultime prove di collaudo e la firma per il passaggio di proprietà tra Rfi e l'Ati. Il 19 novembre scorso è stata presentata istanza per richiedere la cancellazione dal registro delle navi in costruzione alla Capitaneria di Genova, condizione necessaria per l'iscrizione in quella di Catania. Rimozione dagli elenchi liguri che è avvenuta il 25 novembre 2021, mentre l'iscrizione al compartimento marittimo etneo è stata confermata il 6 dicembre.

Prossimamente anche una “RoRo”

Lo scorso 9 dicembre, inoltre, Rete ferroviaria italiana ha aggiudicato la gara per la progettazione e la fabbricazione di una nuova motonave tipo Ro-Ro, monodirezionale ibrida, ai cantieri navali spagnoli Hijos de J. Barreras, che vantano una tradizione ultracentenaria nel settore. Sarà alimentata da un sistema Dual fuel (Gas/Diesel) che permette la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, ma sarà anche dotata di un sistema elettrico che consentirà emissioni zero nei porti di ormeggio, grazie ai pannelli solari ubicati su una superficie di 400 metri quadri.

Il mezzo di trasporto ospiterà passeggeri, carrozze e carri ferroviari, merci pericolose e ferro-cisterne nello Stretto di Messina, oltre di carri ferroviari per il collegamento Sicilia - Sardegna. Lunga 150 metri, larga 19,5 metri e con una portata di 2.500 tonnellate, viaggerà a una velocità di 18 nodi, con caratteristiche tecnologiche, funzionali e prestazionali altamente avanzate. L'importo complessivo a base di gara è di circa 74 milioni di euro (oltre 3 milioni per la progettazione), di cui 9 milioni assegnati dal PNNR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per la redazione del progetto il termine è fissato in 305 giorni dalla consegna delle prestazioni, mentre per la realizzazione il termine è di 720 giorni dalla data di impostazione della chiglia.

Flotta più ricca

La nave arricchirà la flotta di RFI, oggi costituita dalle due navi gemelle Scilla e Villa, dalla nave Messina e dalla nuova nave Iginia, anch'essa costruita secondo le innovazioni tecnologiche che guardano al green.  A queste si aggiungono le navi della controllata Bluferries adibite al trasporto passeggeri e gommato: Sikania, inaugurata lo scorso anno, la gemella Trinacria, in servizio dal 2018, Enotria, Fata Morgana e Riace

Vertenza Blu jet

Questa mattina in occasione della inaugurazione della nuova nave Iginia di Rfi i segretari generali di Cgil e Uil Messina - Giovanni Mastroieni e Ivan Tripodi - e i segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti Carmelo Garufi e Michele Barresi - approfittando della presenza del Ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini hanno consegnato una lettera aperta dei lavoratori Blu Jet da due anni impegnati nella vertenza per il riconoscimento del contratto delle attività ferroviarie . “Siamo alla vigilia dell’undicesimo sciopero proclamato per il prossimo 19 marzo - dichiarano Cgil e Uil Messina - senza avere avuto dall’azienda pubblica Rfi alcun riscontro alle numerose richieste di incontro avanzate in questi anni e per questo abbiamo voluto sollecitare il Ministro a farsene promotore . L’arrivo di una nuova nave è di certo un fatto positivo - concludono Cgil e Uil - ma nello stretto di Messina servono subito regole certe per i naviganti e il rispetto dei diritti dei lavoratori che ancora rivendichiamo reputando la situazione ancor più grave visto che la controparte è un’azienda pubblica.

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