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Roma rende omaggio ai medici sconfitti dal Coronavirus - I CALABRESI

I martiri del Covid indossavano il camice bianco. Nessuno come loro ha lottato in prima linea per fronteggiare il patogeno più viscido che si ricordi in epoca moderna. Molti di loro sono stati sconfitti ma non hanno lottato invano. Perché se, soprattutto nella prima fase dell'emergenza sanitaria, migliaia di italiani hanno spento l'incubo e acceso la speranza lo si deve proprio ai medici che non hanno lesinato energie nelle corsie dei Pronto soccorso e nei reparti. Ancora oggi, migliaia di camici bianchi lavorano ben oltre gli orari stabiliti, rendendo ordinario lo straordinario e continuando a rischiare la pelle. L'italia non li ha dimenticati e non lo farà mai.

Il ricordo

L' Empam, a Roma, li ricorderà illuminando l'esterno dell'edificio di verde, bianco e rosso: il tricolore. Ci saranno anche i nomi  dei medici siciliani e calabresi tra quelli proiettati sull’esterno del palazzo che si trova in piazza Vittorio Emanuele II. Dalle 19 la facciata della sede dell’Ente di previdenza sarà illuminata da questo enorme tricolore listato a lutto: dentro “scorreranno” i nomi dei camici bianchi caduti lottando contro il Covid.

La proiezione sarà trasmessa qui in diretta dalle 19 alle 24.

L’iniziativa rientra nell’ambito della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato istituita per il 20 febbraio dal Parlamento con una legge approvata all’unanimità lo scorso 4 novembre, ed è pensata come un “momento per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus nell'anno 2020”.

Dalle 19,30, Gazzetta del Sud online pubblicherà le foto dei medici calabresi e siciliani scomparsi nel corso della pandemia. 

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